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Forjay e la voglia d’estate italiana

Dopo l’ottimo riscontro di “Si può fare” – oltre 40mila views in meno di un mese e colonna sonora del progetto di Matteo Gamerro che percorre in carrozzella dal Piemonte alla Puglia al fine di sensibilizzare sulla sclerosi multipla (notizia ripresa anche dal TG1) – Forjay torna con il nuovo singolo “Corona e Limone”. 

“Da Napoli a Torino da Pechino a Dubai”, “Corona e Limone” è un brano per ricordare la vita vera e le risate in compagnia senza la paura dei periodi difficili appena vissuti.

“Immagina un pomeriggio di inizio estate, una di quelle giornate pazzesche in cui il sole sembra non tramontare mai ed il cielo è d’un azzurro memorabile che ricorda gli occhi della persona che amiamo. L’aria profuma, ti riempie i polmoni, arrivi in spiaggia, piedi sulla sabbia, non c’è quasi più nessuno, ti fermi al bar e ordini da bere. L’aria è calda, la bottiglia ghiacciata e il limone profuma d’estate. Fai un respiro profondo e realizzi quanto questo lo spettacolo della vita ti fosse mancato!” afferma Forjay riguardo le atmosfere della canzone. 

Scritta da Forjay (Simone Cesaro) per Faustini Produzioni con la produzione artistica di Paolo Ojetti, Lorenzo Morresi e la collaborazione di Leonardo Fontanot al Castaway Studio di Civitanova Marche, Corona e Limone è disponibile in tutti gli store online con videoclip ufficiale sul canale YouTube di Forjay.

BIO:

Forjay, all’anagrafe Simone Cesaro, nel 2013 fonda e prende parte al suo progetto artistico, prima come batterista e co-autore di testi, poi come voce solista-autore di testi e musica.

Da sempre attratto dalla contaminazione di stili e sonorità, fonde suoni acustici ed elettronici proponendo un pop italiano che mescola diverse sonorità, alternando parti cantate a parti spoken/rap.

Filo conduttore di ogni creazione firmata Forjay è una costante ricerca personale, ricerca che da dentro arriva alla penna per diventare suono e colore attraverso una particolare modalità di ispirazione e composizione itinerante: il viaggio in bici.

Ha all’attivo il disco “L’amore è una scelta” (2017) e l’EP “Siamo eternità” (2019). 

Nel 2021 pubblica i singoli “Si può fare” – colonna sonora del progetto di Matteo Gamerro che percorre in carrozzella dal Piemonte alla Puglia al fine di sensibilizzare sulla sclerosi multipla (notizia ripresa anche dal TG1) – e “Corona e Limone”.

LINK:

Instagram https://www.instagram.com/forjay_music/ 

Facebook https://www.facebook.com/4JForJay 

Multilink https://bit.ly/2OyP6UJ 

Spotify https://open.spotify.com/artist/0b1i6PP9MS7YhI8UcToKTc?si=HEoDg87uQ5-SpBkhJVUaAA 

YouTube https://www.youtube.com/channel/UCjJzfYMdRcbryKnjuRDH31A

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“What a shame Mary Jane” è il nuovo singolo di Luca Sammartino

Luca Sammartino torna l’11 giugno con What a shame Mary Jane dopo il precedente ed apprezzato singolo Che Sberla! e la suite power folk Farina del mio sacco.

What a shame Mary Jane è un brano in pieno stile pop punk che vuole rappresentare, seguendo il concept di Che Sberla!, il momento in cui si realizza che la festa che credevamo di vivere – i momenti apparentemente tranquilli e positivi che viviamo – forse non è mai iniziata e si fanno i conti con sensazioni e momenti bui.

“In senso metaforico ho voluto esprimere il rapporto con depressione, solitudine e momenti particolarmente difficili che capita di vivere. Talvolta arrivano, si radicano, illudono che tutto vada bene e ci lasciano lì da soli, nel bel mezzo della festa, con l’assurda speranza che ritornino. Come un amore non ricambiato, l’effetto di una di una medicina, di una droga o la semplice sensazione di solitudine che si prova alla fine di un viaggio: emozioni che si radicano in noi fino a diventarne dipendenti” racconta Luca Sammartino riguardo il messaggio del brano.

What a shame Mary Jane – scritta e composta da Luca Sammartino, musicata con “i Fenomeni” Marco Fapani, Christian Anfossi ed Andrea Cattarina, mix a cura di Marco Fapani @ 0371 Music Room, master a cura di Gianmarco Ricasoli @ Nထvola Records – è disponibile in streaming e download online a partire dall’11 giugno.

Bio:

Luca Sammartino è un cantautore, musicista, ufficio stampa e content creator musicale nato a Lodi il 19 luglio 1994.

Principali fonti di ispirazione per il suo sound ed i suoi testi sono artisti internazionali (Green Day, Oasis, The Struts e Bruce Springsteen), italiani moderni ed anni ‘60 (Rocky Roberts, Ligabue, Cremonini, Max Pezzali, Mirkoeilcane) e della vecchia scuola rock ‘n’ roll e folk (tra i tanti, Chuck Berry, Elvis, Johnny Cash e Jerry Lee Lewis).

Si appassiona della musica fin da bambino, esordendo dal vivo nel 2010 come batterista.


Dal 2014 al 2017 è frontman dei RAGAS, con cui pubblica i due EP “Amore & Quant’Altro” (2014) e “I Ragazzi Fan Casino!” (2016).

Nel luglio 2017 decide di dar vita al progetto solista Luca Sammartino, pubblicando a dicembre il singolo benefico “Blu” in memoria di Giorgia Galasso, amica molisana prematuramente scomparsa: il progetto coinvolge l’intera comunità di Agnone (IS), seconda casa dell’artista, vendendo più di 800 copie, raccogliendo più di €9000 devoluti all’AISM e dando vita all’associazione benefica “Amici Di Blu”.

Nel maggio 2020 torna con il nuovo singolo Che Sberla!, accompagnato dalla nuova band di supporto “i Fenomeni” (Marco Fapani alla produzione e batteria, Andrea Cattarina al basso e Christian Anfossi alla chitarra).

Nel 2021 è ospite di Red Ronnie per “We Have A Dream”, in cui riceve l’apprezzamento del noto critico musicale. Pubblica l’inedito “Farina del mio sacco”, omaggio all’omonimo disco dell’amico cantautore lodigiano Marco Fapani, ed il singolo “What a shame Mary Jane” che anticipa l’uscita dell’EP “Frugo nel frigo”.

Sui suoi canali social è attivo come content creator con l’obiettivo di raccontare il viaggio nel mondo della musica indipendente ed informare musicisti indipendenti ed appassionati.

https://www.instagram.com/ls.musica/
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Si intitola “Mi sento bene” il singolo d’esordio di Munendo

Si intitola “Mi sento bene” il singolo d’esordio di Munendo, disponibile da oggi, lunedì 31 maggio, su tutte le piattaforme digitali. Accompagnato da un videoclip ufficiale, questo singolo descrive una condizione molto particolare dell’artista: “È un brano scritto una settimana dopo che ci avevano spiegato che era il caso di restare dentro casa, quando ancora non avevamo familiarità con termini come “congiunti” o “distanziamento sociale”. Una condizione surreale che in quel momento mi ha messo davanti agli occhi la distanza tra gli esseri umani e quanto sia difficile da gestire. Capire che il tempo stava rallentando eppure continuava a passare mentre le persone non potevano stare vicine come prima”.

La gestazione del brano ha creato non pochi tormenti a Munendo: “Come mi succede piuttosto spesso ho avuto un approccio sospettoso nei confronti della canzone, nonostante l’avessi completata in poche ore. Mi sono domandato se avesse senso un brano che parlava del lockdown, prevedendo che di lì a poco ne avremmo avuti a centinaia. Poi dopo qualche ascolto mi sono convinto abbastanza rapidamente che erano tutte pippe mentali perché poi alla fine a monte mi stavo esprimendo in modo sincero e coerente con me stesso e quindi è scattato il feeling speciale con il pezzo”.

Ecco come Munendo racconta l’uscita del singolo “Mi sento bene”: “L’esigenza di raccontare una quarantena andata bene, ho avuto un punto di vista privilegiato avendo potuto guardare alla finestra il mondo attorno muto ma che urlava. L’obbligo di distanziarci ci è piovuto addosso all’improvviso, ci ha colti tutti alla sprovvista perché anche se eravamo perfettamente abituati al virtuale non eravamo preparati ad essere costretti ad avere solo quello”.

Nato a Roma, e già questa è una condanna all’agrodolce. Inizio a studiare piano perché tra i genitori andava di moda iscrivere i figli, ma anche io seguo la moda e mi stufo di fare le scale e i saggi di fine anno, quindi smetto. Poi trovo una chitarra e inizio a suonarla, poi a cantare, poi a scrivere. Infine decido di provare a fare tutte e 3 le cose contemporaneamente e, trovandolo divertente, tiro su un po’ di band e mi butto nella movida dei live romani. In tempi più recenti affianco il tutto con live più intimi nei quali condivido il palco con una loopstation a cui chiedo sempre sforzi superiori rispetto alle sue possibilità, quindi decido di chiedere qualcosa in più anche a me stesso e di tirare fuori molte delle cose che ho scritto ultimamente.

La tentazione di essere felici

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Esce martedì 25 maggio il primo album di Crepaldi, “Mudik, Cuore di cane”

Esce martedì 25 maggio il primo album di Crepaldi, “Mudik, Cuore di cane”, per MC MUSIC\DEPOSITO ZERO SAS e distribuito da Music Rails. Il termine mudik è di origine indonesiana e rappresenta l’azione del ritorno verso casa e l’artista ha tenuto a sottolineare un elemento importante: “Ho voluto nominare così il protagonista di questa storia che dedico alle anime “nomadi “,ai cuori di cane che cercano di continuo la strada di casa, come me. Ci sono tutti i miei  demoni degli ultimi 3 anni”.

Un disco sentito, studiato, introspettivo: “L’ onda emotiva di questo viaggio in mare aperto è esplosa paradossalmente durante i mesi di chiusura del 2020, è da lì che ho scoperto che avrei voluto raccogliere tutto in  un album. Quell’immobilismo mi ha permesso di mettere meglio a fuoco le idee sviluppate negli ultimi anni vissuti da naufrago”.

“Mudik, Cuore di cane” è un disco nato lontano da Roma ma molto vicino alle più intime corde dell’artista: “Ho scelto la Romagna per incidere questo lavoro, sono un cantautore e amo i luoghi veri e genuini dove si beve bene e ci si confronta con gente di cuore. Alcuni  brani erano stati scritti in precedenza,magari non sviluppati,semplicemente accennati e così ho sentito il bisogno di contestualizzarli. Non credo di aver ancora fatto pace con i miei demoni, ma già il fatto di averli raccontati è un bel passo avanti”.

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Esce giovedì 20 maggio il nuovo singolo di Caravelle, “Hawaii”

Esce giovedì 20 maggio il nuovo singolo di Caravelle, “Hawaii”. Distribuita da Artist First e prodotto da Zafa, è una canzone musicalmente piu leggera rispetto alle altre già uscite, ma il tema affrontato rimane quello amoroso. 

Nelle due strofe sono descritte due situazioni diverse: infatti “Hawaii” si apre con una sensazione di sconforto, dovuta ad una presa di coscienza, ovvero la storia non è andata in porto; mentre nella seconda strofa lo sconforto si trasforma in una dichiarazione d’amore. Anche il ritornello assume due sfumature diverse: il primo rappresenta una risposta allo stesso sconforto, con l’inciso si esprime il sentimento dell’artista nei confronti della persona amata. 

Il secondo invece rappresenta il momento dopo la dichiarazione d’amore, il momento in cui l’artista chiede all’altra di convincersi ad andare con lui.

Lo stesso Caravelle racconta così la genesi del brano: “Hawaii nasce in un clima di completa spensieratezza. Seppur il tema d’amore risulta infatti da sempre delicato e pieno di insidie, in questo brano prevale un senso di leggerezza e freschezza che mi hanno accompagnato durante l’intera stesura”.

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Si intitola Paradossale il nuovo singolo di Ida Nastri

Esce giovedì 13 maggio “Paradossale”, il singolo numero tre di Ida Nastri, che segue “Comfort Zone” e “Eroi” (Romolo Dischi/Pirames International).

Alla produzione Giuseppe Salvaggio, si conferma così il sodalizio tra i due artisti.

Un brano dalla doppia personalità, come fossero due facce della stessa medaglia o, meglio, due interpretazioni di uno sesso evento: quella a caldo e quella “con il senno di poi”. Nella vita capitano situazioni assurde, tragicomiche, che inizialmente ti fanno disperare. Poi, a distanza di tempo, ti ritrovi a raccontare l’accaduto “fantozziano” a un amico e, il più delle volte, non puoi fare a meno di riderci sopra. “Paradossale” è dedicata a questo: un elogio alla sfiga che, nella sua evoluzione, vede delle riflessioni intime e drammatiche volgere verso un epilogo divertente e autoironico. E così un incipit del brano dalle atmosfere soffuse e malinconiche lascia spazio a un ritornello accattivante e ballabile. Dopo l’uscita, prevista il 13 maggio su tutte le piattaforme digitali, è atteso anche un video, anch’esso piuttosto paradossale..

“Il brano è nato a partire da un giro di accordi quasi ipnotico che mi faceva venire in mente una melodia dietro l’altra.”. “Era un po’ che avevo voglia di scrivere un brano autoironico, perché credo sia una delle mie armi preferite. In generale mi vivo le cose con una doppia personalità: quella a caldo che se la prende, si agita e si dispera, e quella a freddo che ripensa alle situazioni paradossali in modo lucido, ridendoci sopra, fino alle lacrime”.

Ida Nastri nome d’arte di Chiara Padellaro. Cantautrice di Roma che fin da piccola ha la fortuna di vivere a stretto contatto con la musica. Questo progetto prende vita a seguito degli anni di studio, di formazione ( con tanto d Laurea in Conservatorio)  e delle prime esperienze come autrice. Ida Nastri è riflessiva, a tratti romantica, ironica, piena di valori. Tutti elementi che si ritrovano nei suoi testi. Il suo nome è un omaggio alle grandi donne della sua famiglia, alle quali è orgogliosa di assomigliare. “Paradossale” è il suo terzo singolo e con gli altri brani va definendo una personalità artistica versatile. Alla base del progetto c’è la collaborazione con il musicista e producer Giuseppe Salvaggio.

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Esce venerdì 14 Maggio il singolo d’esordio di Bidibea, “Un martedì sera”

Esce venerdì 14 Maggio il singolo d’esordio di Bidibea, “Un martedì sera”. La scelta di un brano così intimo come prima release viene raccontata direttamente dall’artista: “ ‘Un martedi sera’ è una canzone che nasce dal bisogno di aiuto. Una ragazza, i suoi attacchi di panico, la necessità di sentirsi bene, di sentirsi accettata e un pianoforte. Questi elementi incastrati tra loro non potevano che portare al compimento di un testo, il primo vero brano di BidiBea. Una giovane donna ansiosa, che aveva paura del mondo, della vita: con la musica tutto è cambiato, a partire da un incontro casuale con la “Roba da matti”dischi, che dapprima ha creduto in lei dandole quella spinta che da tempo cercava per buttarsi nel grande mondo della discografia”. 

Con questo testo tenta di dedicare alla grande arte di cui ad oggi Beatrice è rappresentante, la musica, tutta la gratitudine e l’importanza che merita. Per quanto le riguarda infatti non è solo intrattenimento, ma medicina. L’obiettivo è che tramite questa canzone ogni ascoltatore possa comprendere a pieno quanto è importante sapersi reinventare davanti ad ogni ostacolo trovando la forza in ciò che si ama. Come racconta la stessa Bidibea, “il brano nasce in risposta ad un grande bisogno di comunicazione. In particolare volevo che tutti potessero dare la giusta importanza alla musica , intesa non solo come arte ma come medicina.” “Questo mio primo singolo vuole essere d’introduzione a quello che e’ il mio rapporto con la musica, un rapporto indispensabile al mio essere e al tempo stesso edificante per tutti gli aspetti della mia vita”.

Beatrice Veloccia, in arte BidiBea, nasce a Frosinone il 13/03/2001. Studia canto presso diverse accademie private dall’eta’ di 15 anni dopo essersi approcciata allo studio del pianoforte. Nel 2019 frequenta i corsi Pre-afam del Conservatorio locale e nel 2020 inizia gli studi di musicologia presso l’università’ Tor Vergata di Roma, dove attualmente risiede

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Si intitola La tentazione di essere felici ed è il nuovo singolo di Empatia

Esce oggi, venerdì 7 Maggio, il nuovo singolo di Empatia, “La tentazione di essere felici”. Il brano, prodotto da Roba da Matti dischi e distribuito da Artist First, rappresenta l’esperienza che ti frega, quella che ti spinge a dimenticare il passato. È la linea sottile che divide la paura dal coraggio e che quando viene oltrepassata, tutto diventa magia. 

È la stessa Empatia a raccontare come nasce il singolo: “Il brano è nato in una notte insonne, tormentata da pensieri, una di quelle tipiche sere che possono capitare a tutti noi e che non riescono a rimanere sorde davanti alle emozioni. La Tentazione Di Essere Felici è un urlo di liberazione di cui abbiamo tutti bisogno quando le parole finiscono, la paura prende il sopravvento e rimane solo la musica a salvarci”.

Martina Petracca, in arte Empatia, è una cantautrice romana, classe 2000, che inizia fin da piccola ad appassionarsi alla musica. 

Comincia all’età di 9 anni a studiare canto ed in seguito chitarra e pianoforte. 

Finito il liceo, si iscrive alla Facoltà di Lettere Moderne presso La Sapienza di Roma e contemporaneamente studia Canto nel dipartimento Jazz del Conservatorio Saint Louis College Of Music.

Martina comincia a scrivere canzoni fin da adolescente, ispirandosi alle sue letture, ai cantautori italiani e a scene di vita quotidiana che respirava nel suo quartiere romano.

Coltiva diverse passioni, tra cui la pittura, la fotografia e una spiccata propensione per l’ambiente.

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Fuori oggi il nuovo singolo dei Subuteo, Pop Corn

“Pop corn” è il nuovo singolo dei Subuteo, distribuito da ARTIST FIRST, in uscita giovedì 29 Aprile su Spotify e su tutte le principali piattaforme digitali.  

La canzone parla di una infatuazione nata ad una festa. Due ragazzi, che si conoscono dopo qualche drink, finiscono per darsi un appuntamento. Purtroppo senza l’alcool c’è poco da dirsi e qualcosa va storto…

Come raccontano gli stessi artisti, “ ‘Pop Corn’ è nata in un momento straordinario: pre-pandemia. Non a caso il brano prende ispirazione da uno di quei party notturni ai quali non siamo più abituati da tempo. In realtà quella festa in particolare non fu molto divertente e si può facilmente capire dal mood della canzone. A quanto pare le relazioni nate sotto l’effetto dell’alcool non sono destinate a durare”.

L’ispirazione è arrivata in Hangover, sotto la doccia, grazie a qualche ricordo sbiadito di una festa finita male. Il brano prende a tratti in giro il suo protagonista contrapponendo tematiche malinconiche ad uno stile di scrittura immediato ed ironico. Infatti, i Subuteo raccontano: “Avevamo testo e melodie pronte da parecchio tempo, sicuramente da prima che arrivasse la pandemia dato che le ultime feste risalgono a quel periodo. L’arrangiamento invece ha preso forma negli ultimi mesi con il nostro nuovo produttore Simone Sproccati. Con lui abbiamo concordato una linea artistica ben precisa e “Pop Corn” ne è solo un anticipo”. 

Entrando nelle specifiche tecniche del brano, le voci sono state registrate al Sonus Factory di Roma con Giovanni De Sanctis mentre Simone Sproccati (HEYSIMO) si è occupato della produzione e dell’arrangiamento della canzone. “Pop Corn” segna infatti l’inizio di una collaborazione tra il produttore e la band, oltre a rivelare una visione artistica volta ad unire all’IT-pop della scena indie romana componenti della Future Bass americana. 

SUBUTEO è un progetto nato nell’estate del 2019 dall’esigenza creativa dei cinque componenti della band: Raffaele Pitoni, Nicola Miccadei, Francesco Carones, Damiano Marcari e Verdiana Tedesco. Il gruppo, infatti, scrive ed arrangia ogni sua canzone come un vero e proprio collettivo, prendendo ispirazione dal moderno IT pop e dagli ascolti personali e variegati dei singoli membri. Nel 2020 iniziano la loro collaborazione con la nota società di distribuzione Artist First e chiudono l’annata con cinque canzoni all’attivo nelle varie piattaforma digitali. 

Nel 2021 la band decide di intraprendere un nuovo percorso artistico con il produttore e musicista Simone Sproccati, con il quale nasce una forte intesa. I Subuteo, infatti, sono al momento in fase di scrittura, ma i primi frutti di questa nuova collaborazione saranno visibili già dal 29 Aprile 2021 con l’uscita del loro nuovo singolo: “Pop Corn”.

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Fuori oggi il nuovo singolo di Nùma, Take Away

Esce oggi, venerdì 23 Aprile, il nuovo singolo di Nùma, “Take Away”, per l’etichetta Mzk Lab. È un brano che l’artista racconta così: “Era un brano a cui lavoro da tempo, pensavo al fatto che è tutto un “Take Away”. Da ogni situazione che viviamo, ogni sguardo che incontriamo,libri, film, portiamo via qualcosa. Questo in particolare è un momento di toccata e fuga, e io porto via il più possibile lasciando agli altri pezzi di me senza risparmiarmi”.

Anche la genesi del brano, raccontata dall’artista, fotografa il momento che stiamo vivendo: “Sono partito dal concetto di Take Away. (Portare via). Portiamo via sempre qualcosa dalle esperienze che viviamo. Io ci cucino canzoni. E servo emozioni  d’asporto”.

Nùma, all’anagrafe Lorenzo Pompili, nasce a Roma il 21 aprile 1996. Intraprende giovanissimo il suo percorso artistico scrivendo poesie in forma dialettale, attività alla quale unisce l’ascolto dei grandi cantautori italiani.

Per soddisfare il suo bisogno di musicare le parole, Nùma, inizia lo studio della chitarra, al quale aggiunge lezioni di canto e tastiera. Sviluppa quindi sonorità che si muovono tra il rock e il folk.

Nel 2014 Nùma raduna gli amici di sempre, con cui condivide il sogno della musica, e forma la band “The Hand”. Continua poi come solista con il nome Nùma, ma sempre supportato dalla band originaria, in un progetto discografico che punta a ritmi allegri, etnici, ipnotici, con temi adatti ad ogni età.