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“Colpo di Fulmine”, la delicata dedica di Accame

Contro ogni regola del mercato Accame presenta il 20 dicembre “Colpo di fulmine”, il suo nuovo singolo disponibile in tutti i digital store. Nella musica non ci sono schemi da seguire e il cantautore lo sa, così decide di pubblicare un brano delicato, minimal e intimo. Un brano che si rifa ai cantautori di un tempo portando comunque il suo tocco unico.

“Colpo di Fulmine” è la canzone perfetta per chiudere un album e nel caso di Accame per chiudere il 2024. Ultimo brano, ma non meno meritevole degli altri.

Immaginate di ritrovare una vecchia musicassetta dentro qualche scatola riposta nel solaio o in cantina. Rispolverate allora un vecchio stereo oppure un walkman, inserite, schiacciate play e poi chiudete gli occhi: ecco a voi “Colpo di fulmine”.

E’ una canzone scritta su un tovagliolino di quelli che si trovano sopra i tavolini dei bar ed è stata partorita in una sera di inizio estate di tanti anni fa. Accame si è domandato: “se dovessi spiegare che cosa è un Colpo di fulmine per me, cosa direi a chi me lo chiede?”

La risposta è questa: poche parole semplici ed in rima baciata come non fa quasi più nessuno ormai. Parole vere e sincere che arrivano al cuore di chi le ascolta e raccontano in maniera chiara cosa si prova in quel momento.

Il vestito di Colpo di fulmine è volutamente minimal. La chitarra è la protagonista e detta il ritmo senza interruzioni, come ad evidenziare quello che dovrebbe essere il flusso emotivo di quell’istante. Un crescendo di sensazioni che ti avvolgono e non ti fanno pensare più a niente.

Gli archi, i sintetizzatori, il basso e la chitarra elettrica che suona poche note ovattate, non vogliono essere invadenti così come la voce che, con un leggero riverbero vintage, è tenuta dentro il mix come a volersi fondere nell’atmosfera quasi fosse anch’essa un ulteriore suono.

Il finale è un assolo di armonica dolce e deciso, di quelli che non si dimenticano e ti restano in testa proprio come quell’incontro che ci ha sconvolto i piani.

Non so se questo sarà un brano radiofonico ma è una canzone che mi rispecchia all’ennesima potenza. Questo sono io e non so nemmeno se chi la ascolterà capirà fino in fondo il vero significato di questa canzone, dal momento che per poterla davvero apprezzare dovremmo, quasi tutti me compreso, ammettere di aver sbagliato molto in questa vita. Una vita dove rincorriamo sempre qualcosa che poi non raggiungiamo mai o se lo facciamo non siamo comunque mai felici e ripartiamo subito alla ricerca di quello che pensiamo ci debba servire per esserlo.

Se si aguzzano le orecchie si possono scorgere anche i fruscii tipici dei supporti a nastro, quando i suoni forse non erano perfetti ma erano caldi ed avvolgenti e facevano sognare chi li ascoltava. La speranza con Colpo di fulmine è quella di ricordare quei momenti per chi li ha vissuti e di farli immaginare a chi ha la fantasia per farlo, buon ascolto!”, così Accame descrive il suo brano.

ASCOLTA SU SPOTIFY: https://open.spotify.com/intl-it/album/37JIck8TTiLZeWubFiiJrF

https://www.instagram.com/accamegiuseppe
https://www.facebook.com/AccameGiuseppe
https://www.youtube.com/@AccameGiuseppe

Biografia

Accame è il nome d’arte del cantautore ligure Giuseppe Accame. Si è avvicinato alla musica grazie allo studio della chitarra, strumento che poi è diventato la chiave per le sue creazioni.

Il suo viaggio nella musica inizia nel 2023 con lo pseudonimo Giù pubblicando l’EP “Ragazza Rossetto Fragola”, una raccolta di quattro canzoni che parlano d’amore senza tanti compromessi e giri di parole.

Il 2024 si apre con la pubblicazione del suo secondo EP “Non doveva andare così” e di altri due singoli: “Dimmi che lo sai” e “Lacrime di Venere”. 

E’ a questo punto che Giuseppe decide di dare una svolta diversa al suo progetto e cambia nome in semplicemente Accame. Il suo primo singolo con questo nuovo sé sarà “Estate da Rich Remastered Summer 2024”, un brano fresco e adatto all’estate.

Il suo genere di riferimento è il Cantautorato-Pop ma Accame ama spaziare anche con contaminazioni di tipo British, Country, Rock ed Elettronico, cercando sempre il migliore vestito per le proprie canzoni.

A fine agosto dello stesso anno pubblica il singolo “Le Mie Cure”, un brano country che riesce a trasmettere un messaggio profondo e importante. A novembre esce “La storia di un minuto” in chiave Synthwave.

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Giulia torna più forte che mai con il singolo “Mi manca di te”

Fuori dal 13 dicembre “Mi manca di te”, il nuovo singolo di Giulia. Dopo aver debuttato con “Viola”, la cantautrice propone un brano dal sapore di rinascita dove la sua voce esplode di grinta ed energia.

“Mi manca di te” è una canzone d’amore, ma è anche una canzone d’amore verso noi stessi. A volte ci leghiamo a dei partner pensando che siano la salvezza di tutto, ma è in quel momento in cui ci rendiamo conto che a mancarci non sono le attenzioni dell’altro, ma noi stessi.

Il brano con una melodia delicata ma elegante: una batteria sfiorata, la chitarra delicata e un piano che si fa spazio. La voce come un climax sale e coinvolge l’ascoltatore. Giulia mostra il meglio di sé in questo brano con una performance incredibile e travolgente.

Questo è il primo brano su cui ho lavorato con Wrongonyou. Sono quindi molto legata a questa canzone, anche perché è sì una canzone d’amore ma anche, nuovamente, un brano di rivincita, di rinascita.

È ispirata ad un amore passato, un amore vissuto a singhiozzo, ritornato più volte nel tempo ma sempre e solo per brevissimi e ugualmente intensi periodi. Nato durante un periodo cupo, avevo idealizzato quell’amore al punto di ricercarlo in tutte le persone conosciute dopo. Avevo attribuito a lui le mie nuove conquiste personali, associando quella persona a una qualche forma di salvezza. 

Ho realizzato con il tempo che la salvezza non era stata incontrare lui: la vera salvezza l’avevo trovata in me stessa, e ciò che mi mancava davvero non era lui, ma ero io. Era la forza che avevo e la persona che stavo diventando quando l’ho conosciuto, a mancarmi. Averlo capito, ed essermi finalmente liberata da quell’idealizzazione, è stata la svolta: ho finalmente riscritto, e ho vissuto quello che desideravo. Sono contenta quindi di riuscire finalmente a condividerla ora. Come, appunto, una piccola grande rivincita”, così Giulia descrive il proprio brano.

ASCOLTA SU SPOTIFY: https://open.spotify.com/intl-it/track/0vAPMDdVKVaekQ8sqzysO1

https://www.instagram.com/cantagiuliacanta

Biografia

Giulia è una cantautrice milanese classe 1988, figlia di mamma sarda e papà siciliano. Cresciuta in un piccolo paese di provincia si avvicina alla musica grazie all’influenza paterna. La sua casa era sempre piena di musica dal prog al grande cantautorato italiano fino al blues e soul americano.

Inizia a cantare fin da bambina e durante gli anni del liceo entra in un coro gospel. Successivamente prende parte a diverse cover band locali. Studia al CEMM di Bussero con Tony Guerrieri, corista di Radio Italia, Sanremo.

Dal 2012 al 2017 si prende una pausa dalla musica, ma nel 2018 riprende coraggio e torna a cantare in alcune cover band locali.

Nel 2021 avviene una svolta importante: l’incontro con Wrongonyou che la spinge a rimettersi in gioco produce i suoi brani.

Giulia aveva diverse canzoni nel cassetto scritti da lei e finalmente ci rimette mano per poterle far ascoltare al mondo.

Grazie al supporto di Ilenia e della Milano Music Record nel 2024 pubblica “Viola”, il suo primo singolo ufficiale e a dicembre dello stesso anno esce anche “Mi manca di te”, il secondo brano.

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“Ne Vale la Pena”, l’invito musicale di Enni Zincone

Fuori dal 13 dicembre “Ne Vale la Pena”, il nuovo singolo della produttrice romana Enni Zincone. Disponibile su tutti i digital store, il brano è un’esplosione di amore per la vita. Un invito a scoprire la bellezza nascosta anche nelle difficoltà, trovando forza nelle piccole cose e il coraggio di non arrendersi mai.

Dopo il successo de “La Goccia”, primo capitolo del suo nuovo percorso musicale, Enni prosegue il suo viaggio artistico con un brano che mescola testi profondi e sonorità eleganti. “Ne Vale la Pena” è una canzone capace di trasportare l’ascoltatore in un universo di magia ed emozioni avvolgenti.

Il brano affronta temi universali come la lotta contro le proprie paure, il coraggio di guardarsi dentro e la capacità di ritrovare il senso di ciò che davvero conta nella vita. Il testo, scritto con la sensibilità che contraddistingue l’arista, è accompagnato da una produzione musicale che coniuga suoni acustici con effetti sonori moderni e suggestivi.

Enni, che insegna Song Lyrics e guida il suo Imagine Studio, si conferma non solo come artista, ma anche come mentore e produttrice di nuovi talenti. Il suo ritorno alla musica dopo un periodo complesso e personale è la dimostrazione che, come canta nel suo nuovo singolo, “ne vale davvero la pena”.

Il brano sarà accompagnato da un videoclip ufficiale girato tra la natura del Sorbo.

Enni invita tutti a lasciarsi trasportare dalla musica in un viaggio intenso verso l’essenza delle cose, un richiamo a guardare oltre il velo dell’apparenza per riscoprire l’anima autentica e la bellezza nascosta nella semplicità di ogni singola cosa, in ogni singolo istante.

ASCOLTA SU SPOTIFY: https://open.spotify.com/intl-it/album/3YiP5crz83BvMpiH4GUqcS

https://www.instagram.com/enni_zincone/

Biografia

Enni Zincone, nome d’arte di Annachiara Zincone, eÌ€ una cantautrice e produttrice musicale romana. Il suo viaggio nella musica inizia in tenera età. A sei anni entra nel coro “Le Piccole Voci” di Angelo Di Mario, col quale registra album e jingle, partecipando stabilmente a trasmissioni televisive in Rai e Mediaset. 

Prosegue gli studi musicali approfondendo solfeggio, pianoforte, canto lirico e moderno e inizia a scrivere le prime canzoni intorno ai 20 anni. Si esibisce live in vari locali romani, pubblicando nel frattempo diversi singoli e un album. EÌ€ finalista in numerosi concorsi tra cui: SanremoLab (2008), Premio Augusto Daolio (2010), Premio Lunezia (2012), Genova per voi (2015) e Premio Curci (2015). Ha collaborato alla scrittura di canzoni con Marco Ciappelli per Warner Chappell ed è stata autrice per Micaela Foti e Roberta Bonanno.

Dal 2014, ha iniziato a produrre per la YPK e altre etichette cantautori e artisti emergenti. Nei successivi tre anni eÌ€ giudice e coach di canto per il Tour Music Fest e docente d’Interpretazione e Songwriting presso il C.E.T. di Mogol ai Camp Estivi.

Nel 2023, apre a Formello il proprio studio di produzione musicale, l’“Imagine Studio” occupandosi di arrangiamenti, recording e mix. Sempre nel 2023 vince il bando SIAE “Per Chi Crea” con un progetto di cui eÌ€ la direttrice artistica, quello del cantautore Lorenzo Gulino.

Oggi Annachiara non solo scrive e produce musica per sé stessa e per gli altri ma condivide la sua esperienza come docente di Song Lyrics presso il Saint Louis College of Music di Roma. 

Dopo anni di ricerca e lavoro musicale sia su sé stessa che su altri artisti, approda alla maturità artistica grazie al sostegno di Tony Puja e pubblica altri suoi brani tra cui ricordiamo “Una rosa appassita”.

Il 20 settembre 2024 esce “La Goccia”, il suo nuovo ed emozionante singolo. A dicembre la cantautrice presenta il nuovo brano “Ne Vale la Pena”.

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“Viola”, il debutto di Giulia

Il 18 ottobre Giulia debutta con il singolo “Viola”, prodotto da Wrongonyou. Un invito ad essere se stessi senza farsi fermare dai pregiudizi degli altri.

“Viola”, colore particolarmente significativo per la cantautrice, è il lungo e tortuoso percorso che l’ha portata fino a qui. Nasce proprio come rivincita dopo un periodo in cui la frustrazione l’aveva portata a mettere in pausa la musica.

Il sound di “Viola” è un pop leggermente malinconico con sfumature nu soul, ma allo stesso tempo è carico di speranza. Una melodia che proprio come il testo ci fa passare attraverso la storia e il percorso della cantautrice. Strofe delicate che portano fino ad un ritornello esplosivo e coinvolgente.

Ho iniziato a scrivere questa canzone,mentre mi trovavo a dovermi raccontare con nuove parole a nuove persone, conosciute dopo la fine di una relazione molto lunga e difficile. 

Scavando in alcuni dei miei ricordi più cupi, nel brano faccio riferimento alla salute mentale, ad alcune difficoltà attraversate in passato, e alla disillusione a cui mi ero, ma soprattutto mi avevano, abituata. 

Viola” è quindi una canzone di riscoperta, di rivincita. È un’esortazione ad andare oltre il ruolo che ci viene imposto da altri, soprattutto da chi non ci ama e comprende a fondo, e a smettere di vedere noi stessi attraverso i loro occhi. 

Nonostante ci si senta in qualche modo “rotti”, nonostante le difficoltà che incontriamo nel corso della nostra vita, meritiamo di vivere come desideriamo, meritiamo di essere amati per ciò che siamo davvero“, così Giulia descrive il proprio brano

ASCOLTA SU SPOTIFY: https://open.spotify.com/intl-it/album/4NiWEGWC9DoAtORo2fthwo

https://www.instagram.com/cantagiuliacanta

Biografia

Giulia è una cantautrice milanese classe 1988, figlia di mamma sarda e papà siciliano. Cresciuta in un piccolo paese di provincia si avvicina alla musica grazie all’influenza paterna. La sua casa era sempre piena di musica dal prog al grande cantautorato italiano fino al blues e soul americano.

Inizia a cantare fin da bambina e durante gli anni del liceo entra in un coro gospel. Successivamente prende parte a diverse cover band locali. Studia al CEMM di Bussero con Tony Guerrieri, corista di Radio Italia, Sanremo.

Dal 2012 al 2017 si prende una pausa dalla musica, ma nel 2018 riprende coraggio e torna a cantare in alcune cover band locali.

Nel 2021 avviene una svolta importante: l’incontro con Wrongonyou che la spinge a rimettersi in gioco produce i suoi brani.

Giulia aveva diverse canzoni nel cassetto scritti da lei e finalmente ci rimette mano per poterle far ascoltare al mondo.

Grazie al supporto di Ilenia e della Milano Music Record nel 2024 pubblica “Viola”, il suo primo singolo ufficiale.

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“Rotti”, il nuovo singolo di Schen

Fuori dal 6 dicembre “Rotti”, il nuovo singolo di Schen. Un brano con un inizio delicato, ma che sa lentamente coinvolgere ed esplodere in sound accattivante e un ritornello molto catchy.

Schen racconta la fine di una storia e lo fa con un sound che sa mescolare un cantato tra hip hop e cantautorale con una melodia elettro pop. Il risultato è “Rotti”, un brano che sa farsi spazio dentro al cuore per poi non lasciar più andar l’ascoltatore. 

Il sound accompagna un testo profondo ma trasmetto in maniera semplice, in modo da arrivare davvero a chiunque. La voce di Schen ci accompagna tra ricordi che ci feriscono e ci permettono di prendere sempre più coscienza che quell’amore tanto importante è ormai alla fine.

“Rotti racconta dell’insieme dei momenti che anticipano la fine di una relazione. Sono descritti momenti di rabbia, momenti di malinconia e momenti di insicurezza; tutto ciò contribuisce alla formazione del quadro generale di emozioni che molte persone provano quando si trovano in questa situazione comune”, così l’artista descrive il proprio brano.

ASCOLTA SU SPOTIFY: https://open.spotify.com/intl-it/album/0G5Fb12uR4oKIda5iCVZPe

https://www.instagram.com/sonoschen/?igsh=N2c5YnoyaWwwOWZt

Biografia

Schen è un artista classe 2005. Si appassiona alla musica all’età di otto anni iniziando a suonare la batteria, ispirato dal cugino più grande. Cresce musicalmente ascoltando i grandi classi degli anni ’50 e ha una particolare predisposizione alla musica rock, metal e punk.

In adolescenza amplia i suoi orizzonti musicali buttandosi in genere pop grazie ad artisti come Bruno Mars che lo portano anche ad iscriversi ad un corso di ballo e ad iniziare un percorso di tipo canoro. Questo è un momento di svolta e da lì in poi non si fermerà a un solo genere musicale, questo gli permette di spaziare e creare progetti sempre più originali.

Debutta nel 2023 con il singolo “Saudade” e nel 2024 presenta diversi lavori tra cui il suo primo EP “Pagine”. Ma non si ferma qui e il 6 dicembre pubblica il nuovo singolo “Rotti”.

Ad oggi ha lavorato su nuova musica strutturando i suoi testi in modo da migliorare sempre per trasmettere meglio il messaggio di critica e di conforto che vuole offrire.

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Venerdì 17 gennaio uscirà l’album di debutto dei Tendha

Quello dei Tendha è un invito a liberare l’immaginazione e a riconnettersi con il bambino che è in noi: un disco che si trasforma in una riflessione sull’importanza dell’immaginazione nella nostra vita, passando i confini di genere, stratificandosi di influenze e suggestioni in un tempo di algoritmi ed etichette. L’album di debutto dei Tendha, dal titolo “Soap doesn’t exit because it can’t be told“, è in uscita venerdì 17 gennaio 2025, in distribuzione Believe Music Italy. 
 

<Lo sai che il sapone non esiste? Non esiste perché non lo puoi raccontare.>
 

Questa semplice affermazione di un bambino diventa il punto di partenza di un viaggio introspettivo che ci riporta all’infanzia e che ci invita a riscoprire la bellezza della creatività e la forza di sfidare le convenzioni. Attraverso sonorità ispirate alle colonne sonore dei videogiochi 8 bit, i Tendha ci invitano a liberare la nostra immaginazione che è la chiave per creare un mondo migliore, un pezzo alla volta. Un album che celebra la magia dell’infanzia, la bellezza dell’immaginazione e l’importanza di esprimere se stessi senza filtri. L’album dei Tendha è un invito a non soffocare la nostra capacità di sognare e di vedere oltre l’apparenza. I brani ci accompagnano in un percorso alla scoperta di un mondo dove tutto è possibile. La copertina di Giulia Di Bari incarna perfettamente questo spirito di libertà e creatività.

Non facciamolo per guadagno ma facciamolo per dare vita a idee che se non espresse muoio con noi.” un invito a non soffocare la nostra creatività e a condividere le nostre visioni con il mondo scoprendo la bellezza che nasce dalla libertà di espressione.

 

TOUR (date in aggiornamento)

17 GENNAIO – MILANO @ Spazio Pontano
28 MARZO – VERONA @ Osteria ai Presti




SCOPRI IL DISCO: 
https://bfan.link/soap-doesn-t-exist-because-it-can-t-be-told



Giulia Vallisari, Mariano Ciotto Marcella Malacrida – voci/synth
Arturo Garra – clarinetto basso 
Fabrizio Carriero – batteria/synth

Registrato a Crono Sound Factory e al Il Guscio Recordings
Mixing: Fabrizio San Pietro e Stefano Iascone
Mastering: Eleven Mastering e Stefano Iascone
Artwork: Giulia Di Bari

BIO:

L’ispirazione artistica dei Tendha nasce dalla passione per le colonne sonore dei videogiochi 8 bit degli anni ’80/’90, originariamente create combinando non più di quattro strumenti virtuali contemporaneamente. Nei brani dei Tendha, quindi, le voci maschili e femminili si intrecciano con i suoni gravi del clarinetto basso, mentre l’accompagnamento pulsante della batteria e dei sintetizzatori fa da cornice alle diverse composizioni originali.

https://www.instagram.com/tendha.official/

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“La guerra dei pensieri” è il nuovo album di Alfiero

Dopo La paura e Avventura, singoli usciti nei mesi scorsi, Alfiero pubblica La guerra dei pensieri, il proprio nuovo album.

Un disco completo e maturo, che passa in rassegna sensazioni e atmosfere diverse, passando dal dolce all’amaro, con una consapevolezza artistica e umana di grande profondità. 

“Questo terzo disco penso sia il più ragionato che tra quelli che ho fatto. Non a caso il titolo è “La guerra dei pensieri”, una serie di pensieri che circolano ed escono sotto forma di canzoni. Credo che siano dieci canzoni molto belle, autobiografiche e non, che danno spazio a temi più svariati”.

Tracklist “La Guerra dei Pensieri”

1.    Opera prima

2.    La paura

3.    Avventura

4.    Ai tuoi occhi

5.    Un vinile di Dalla

6.    Le mani

7.    La guerra dei pensieri

8.    Il momento giusto

9.    Andalusia

10.  Un brano in agosto

OPERA PRIMA

Questa canzone vuole far emergere le potenzialità e i talenti nascosti in ognuno di noi. In alcuni casi basta auto convincersi che tutto ciò di cui abbiamo bisogno è di un Noi stessi sano. Dove non può arrivarci l’altro basta guardarsi dentro e tirare il meglio di noi.

LA PAURA

La canzone parla dell’emozione della paura che emerge quando le responsabilità iniziano a essere maggiori. Essere all’altezza delle situazioni che ci si presentano, non arrivare fino alla fine delle cose, vivere senza lasciare traccia e far rumore, queste ed altre situazioni hanno fatto sì che la canzone prendesse vita. Le chitarre elettriche si intrecciano ed esplodono nei ritornelli, quasi come voler scacciare queste paure.

AVVENTURA

Avventura è nata per l’esigenza di voler esplorare l’ignoto, quel desiderio che pizzica la pancia e che ti spinge a viaggiare. Le armoniche suonate da Emanuele Colandrea rendono il viaggio ancora più sognante.

AI TUOI OCCHI

Come è il mondo attraverso gli occhi di un’altra persona? E se questa persona fosse tuo figlio? Domande senza risposte che risiedono dietro gli occhi di chi vediamo crescere giorno dopo giorno.

UN VINILE DI DALLA

L’amore vissuto attraverso i viaggi, le difficoltà, le speranze, la spensieratezza di un ballo su un vinile e sulle paure che ci vengono a bussare ogni giorno. Questa canzone d’amore fa uscire tutte le sfaccettature che può avere una relazione.

LE MANI

Il tempo che passa, che non si ferma, che ci fa correre veloci e sembrare tutti egoisti. Ma quello che rimane sono le mani, che segnano questo tempo e lasciano segni indelebili nel tempo.

LA GUERRA DEI PENSIERI

Questa canzone l’ho scritta durante un incontro di formazione tenuto nel posto in cui lavoro. Lo stress di quel periodo e le incertezze hanno fatto circolare pensieri che in poco tempo sono diventate canzoni. La guerra dei pensieri è una di quelle.

IL MOMENTO GIUSTO

Ci sono cose che associamo alla tristezza che però in alcuni momenti ti rendono felice. Vivere il momento delle cose nel modo giusto, non sprecare parole come Ti amo in momenti non necessari. La canzone è partita da me, ho contattato un mio amico e gli ho chiesto di pensare alla seconda strofa, Roberto Chiofalo (Buzzy) ha accettato e ha registrato la sua voce a Stoccolma, con gli uccellini che entravano prepotentemente nelle registrazioni.

ANDALUSIA

L’importanza di dare significato alle cose che ci sono attorno, dalle più piccole alle più grandi, fino ad arrivare alle persone che abbiamo accanto ogni giorno, accettando i pregi e i difetti. Anche qui c’è di mezzo un viaggio, quello fatto in Andalusia, la canzone è stata scritta al rientro da questo viaggio. 

UN BRANO IN AGOSTO 

Trovare un po’ di pace con se stessi in un periodo dell’anno dove le città turistiche sono sommerse da persone. Scrivere una canzone ad agosto può diventare un’impresa, trovare il tempo per stare insieme ai propri pensieri può risultare molto difficile.

-o-

Nel 2017 viene pubblicato il primo singolo di Alfiero,Una domenica all’Ikea, brano inserito nella compilation “La Fame Dischi”.

Il 25 giugno 2018 è uscito il primo album dal titolo Arancione. Dieci tracce autobiografiche che ripercorrono la vita del cantautore pontino. Nello stesso anno è stato ospite di varie radio, tra cui Radio Rock e Radio Kaos Italy per promuovere il disco.

A novembre 2020 nonostante il periodo covid esce per Leindiemusic/Artist First Un Genere Solo, secondo lavoro in studio, un album composto da dodici canzoni. 

Ha condiviso il palco con gli Ex-Otago, Emanuele Colandrea, Galoni, Tommaso Di Giulio e La Municipàl.

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“Modugno sulla luna” è il nuovo singolo di Luca Gemma

É in uscita venerdì 13 dicembre 2024, a trent’anni dalla sua scomparsa, un disco omaggio a Domenico Modugno dal titolo “Modugno sulla Luna” (fuori per Adesiva Discografica, in distribuzione The Orchard), a cura del cantautore Luca Gemma che ha suonato e arrangiato otto brani, prodotti con Paolo Iafelice, per celebrare uno dei suoi artisti preferiti.

L’occasione per pensare a questo disco è arrivata grazie a “Sacre radici – La maestà del legno”, uno spettacolo multidisciplinare di Koreoproject, scritto e diretto dalla coreografa e danzatrice Giorgia Maddamma insieme a Ilaria Milandri e con le immagini di Fabio Serino, di cui Luca Gamma cura le musiche e le canzoni, suonandole in scena. Lo spettacolo, che sarà rappresentato per tutto il 2025, affonda le sue radici nel Salento ed è l’occasione per far ascoltare al pubblico un repertorio di canzoni di Modugno scritte nei primi anni Cinquanta in dialetto salentino. Già, in dialetto salentino! Legato alla tradizione dei cantastorie del sud, Modugno infatti inizia a scrivere canzoni nel dialetto di San Pietro Vernotico in provincia di Brindisi, dove si era trasferito da bambino, pur essendo nato a Polignano a Mare, in provincia di Bari. Ed ecco il punto: tutte quelle canzoni dei primi anni sono scritte in salentino e non in siciliano, come lui stesso aveva contribuito a far credere per poter esordire in un programma radiofonico della Rai. Una ‘trasformazione’ peraltro non difficile in quanto il dialetto salentino è quasi uguale al dialetto siciliano che si parla a Messina.

Il ricordo di Modugno per Luca Gemma si lega inevitabilmente ai lunghi viaggi di famiglia, negli anni Settanta, da bambino, in un tempo di automobili lente e senza autoradio, quando suo padre intonava canzoni da cantare in coro: tra queste “Nel blu, dipinto di blu”, che era nella top cinque insieme a “Vengo anch’io. No, tu no”, “Azzurro”, “Torpedo blu” e “Zum Zum Zum”, che diceva “sarà capitato anche a voi di avere una musica in testa”.

“A me capita spesso e nella mia testa Modugno ha un posto speciale”, racconta Luca Gemma. “Perché mi piace la sua visione poetica, il modo in cui osserva e racconta il mondo, con quel canto confidenziale, senza troppi abbellimenti. Mi piace la sua prepotente capacità espressiva, mi piace il modo in cui si accompagna alla chitarra. Mi piace il modo in cui si accompagna alla malinconia. E poi perché è il primo cantautore moderno, l’uomo che ha spinto la canzone italiana verso la canzone d’autore, che per primo ha scritto musica e parole e le ha cantate mettendoci dentro una verità che al tempo nella canzone italiana non c’era. Perché Domenico Modugno è stato un artista capace di mischiare il sentimento popolare con la cultura, Sanremo con il Premio Tenco – che ha vinto nel 1974 alla sua prima edizione – il festival della canzone di Napoli con Eduardo De Filippo, la commedia musicale di Garinei e Giovannini con il teatro di Strehler, tra Brecht e Pirandello, la televisione con la poesia di Pasolini e Quasimodo.”

“Modugno sulla luna” esce per Adesiva Discografica e contiene otto canzoni suonate e arrangiate da Luca Gemma e prodotte insieme a Paolo Iafelice che le ha mixate e masterizzate. Quattro sono in dialetto: “Cantu d’amuri”, “Lu minaturi”, “Lu grillu e la luna” e “Ventu d’estati” e quattro in italiano: “L’avventura”, “Cosa sono le nuvole”con le parole di Pier Paolo Pasolini, “Meraviglioso” e “Nel blu, dipinto di blu”. “Alcune sono quasi sconosciute“, racconta sempre Luca Gemma, “altre famosissime e quindi più pericolose. Raccontano l’amore, la sua terra, il lavoro duro, talvolta la morte, il sogno, la meraviglia per la vita e la natura, riuscendo a unire luci e ombre, sole a picco e bagliore lunare. Il disco si chiude con una versione scura, notturna e rarefatta di “Nel blu, dipinto di blu”, un racconto onirico in cui si aggiunge la voce di un altro grande “extraterrestre” della canzone d’autore italiana, Eugenio Finardi, e sono felice e grato che abbia accettato l’invito a cantare con me la terra vista dal cielo infinito“.


SCOPRI IL DISCO: 
https://open.spotify.com/intl-it/album/18hbRZiEl8wjo61cdXtoy9?si=_gQTLbhPQB6xQOYXdn1MeQ

Arrangiato e suonato da Luca Gemma. Prodotto da Luca Gemma e Paolo Iafelice

Mixato e masterizzato da Paolo Iafelice presso Adesiva Discografica Recording Studio di Milano 

Testi e musica di D. Modugno eccetto ‘Cosa sono le nuvole’ di P. P. Pasolini e D. Modugno,
‘Meraviglioso’ di R. Pazzaglia e D. Modugno, ‘Nel blu, dipinto di blu’ di F. Migliacci e D. Modugno

Accordo Edizioni Musicali / Curci Edizioni Srl / Megaò Edizioni Musicali Modugno / Universal Music Publishing Ricordi Srl

BIO:

Luca Gemma è un cantautore e musicista di origini romane, nato per caso a Ivrea, che, dopo l’adolescenza in Germania, si trasferisce a Milano per iscriversi all’università. Proprio a Scienze Politiche negli anni 90 fonda con Pacifico i Rosso Maltese, di cui è cantante e autore dei testi. Muovendosi nella nascente scena indipendente di quegli anni la bandpubblica due album, Santantonio e Mosche Libere,fondendo rock, folk e canzone d’autore, suona oltre 350 concerti in Italia e Francia, tra i quali gli opening act per Caetano Veloso e Billy Bragg, e collabora con Mauro Pagani, Tony Bowers (Simply Red), Vittorio Cosma e il Consorzio Produttori Indipendenti(Materiale Resistente,1995). 

Con la fine dell’esperienza dei Rosso Maltese, Luca inizia a scrivere canzoni per altri: Fiorella Mannoia, Malika Ayane, Bobo Rondelli, Ottavo Padiglione, Patrizia Laquidara, Cesare Malfattiper la tv: Fabio Volo per La7 e Mtv, Edmondo Berselli per Rai2, per la radio con Istituto Barlumen su Rai Radio 3 e Radio 24, per il cinema: Roberta Torre, Sud Side Stori e per il teatro con la compagnia La Fionda.

Partecipa come autore e cantante a molti progetti in studio e dal vivo: l’album di canzoni per bambini, Felici e Cantanti di Istituto Barlumen, il progetto Expedition, una lunga collaborazione con Steve Piccolo dei newyorkesi Lounge Lizards e Gak Sato,che diventa un disco nel 2004Songs for drella di Aldo Nove e il M. Carlo Boccadoro, El Muniria di Emidio Clementi dei Massimo VolumeIl Libro degli Angeli per la Musica dei CieliconPatrizia Laquidarae due album, Canzoni in batteria Vol.1 e 2da La Fabbrica di Polli, varietà radiofonico di Istituto Barlumen in onda su Rai Radio 3 dal 2006 al 2009.

Da solista, con la collaborazione di Paolo Iafelice (sound engineer e produttore già al lavoro con De André, Pfm, Silvestri, Casino Royale e molti altri), Luca insegue la sua idea di canzone, mischiando indie pop, soul, rock sbilenco e canzone d’autore, “come Modugno suonato da Paul Weller al compleanno di David Byrne“. Così facendo nel 2003 pubblica il suo singolo d’esordio Luca (CGD Warner) e poi gli album Saluti da Venus (2004), Tecniche di Illuminazione (2007) e Folkadelic (2010) con Ponderosa Music & Art e ancora Supernaturale (2012), Blue Songs (2015), La Felicità di tutti (2017) – con cuia Luca è stato assegnato il prestigioso Premio Giorgio Lo Cascio 2017 alla canzone d’autore da una giuria di 40 giornalisti, presieduta da Enrico Deregibus – e Fantastiche visioni (2022), tutti con Adesiva Discografica

Costante negli anni la sua attività live – con una line up composta da voce, chitarra, basso, batteria e fiati e con la codirezione artistica di Andrea Viti (bassista con Karma e Afterhours) – in Italia e Francia, qualche passaggio in Inghilterra e Lussemburgo, una lunga tournée in Australia nel 2016, la partecipazione a importanti festival (Tora Tora, Villa Arconati, Festival della Musica di MantovaLe corde dell’animaRocksteria, Cinealma-L’âme de la Méditerranéea Carros, FranciaIn The Citya ManchesterInghilterraPanoplie a Lussemburgo), gli opening act per Blonde Redhead, Archive, Paolo Nutini, Donavon Frankenreiter, Musica Nuda e Tinariwen(tour italiano 2023). 

Nell’anno pandemico 2020 sono uscite altre due canzoni sulle piattaforme digitali, Prima di parlare, con Edda e Volwo, e Elettro domestico, brano al quale hanno partecipato i suoi due figli, anche loro chiusi in casa dal lockdown. Dal 2020 al 2023 Lucaha ideato e curato la rassegna di concerti acustici e reading musicali We Love Live per il Rock’n’Roll Milano con artisti quali Emidio Clementi (Massimo Volume), Patrizia Laquidara, Cesare Malfatti (La Crus e Dining Rooms), Luca Morino (Mau Mau), Scaglia (Ritmo Tribale), Giulio Casale, Iacampo, Vintage Violence e gli scrittori Marco Drago e Gianni Biondillo tra gli altri. 

A ottobre 2023 è uscita Pantheon_Roma a soundtrack experience, nuova audioguida del Pantheon di Roma con la colonna sonora composta da Antonio Fresa, suonata con l’Orchestra del Teatro La Fenice e prodotta da D’Uva. Luca ha contribuito scrivendo le parole e cantando il brano Turista pellegrino e il disco è stato presentato dal vivo al Pantheon con un concerto speciale con l’orchestra l’otto giugno 2024. Dal dicembre 2023 Luca collabora a Sacre radici-La maestà del legno, spettacolo multidisciplinare della compagnia di teatro danza Koreoproject della coreografa e danzatrice Giorgia Maddamma, scritto e diretto con Ilaria Milandri e con le immagini di Fabio Serino, curando la parte musicale incentrata sulle canzoni di Domenico Modugno, in special modo quelle in dialetto salentino. 

Ed ecco “Modugno sulla luna”, il nuovo disco di Luca interamente dedicato alle canzoni di Domenico Modugno, a trent’anni esatti dalla sua scomparsa. L’album, suonato e arrangiato da Luca e prodotto con Paolo Iafelice per Adesiva Discografica, vede la partecipazione di Eugenio Finardi in Nel blu, dipinto di blu.

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“Cu ‘e mmane mmane” – Flemma & Rival Dancers: Un Viaggio Musicale Napoletano tra Elettronica e Introspezione

Napoli, 20/12/2024 – Esce “Cu ‘e mmane mmane,” il nuovo singolo di Flemma in collaborazione con Rival Dancers, una produzione che unisce due percorsi artistici unici nel panorama indipendente italiano. Il brano, interamente in dialetto napoletano, è un’ode al senso di smarrimento e alla ricerca di quiete, immerso in un viaggio musicale fatto di atmosfere oscure e cariche di intensità emotiva. La traccia rappresenta un passo avanti per entrambi gli artisti, unendo l’elettronica di Flemma e l’approccio rap e urban di Rival Dancers, con un sound che spinge i confini della musica napoletana verso nuove sperimentazioni.

Flemma è il nuovo progetto nato dalla creatività di un’artista che, dopo anni di esperienza con la band Due Minuti D’Odio, ha deciso di esplorare un percorso più elettronico e intimo, lontano dalla tradizionale vena rock. Con una serie di singoli alle spalle, tra cui “Noire” e “Ricky”.

Rival Dancers, alias Lenny, porta invece nel progetto la sua esperienza eclettica, dal punk e rap fino alla musica elettronica, dopo anni trascorsi tra batteria e chitarra nei gruppi punk e le influenze di artisti come The Clash e Prince. La sua discografia include album come Sex, Flex, and Rolex e progetti lo-fi pubblicati con l’etichetta Stashed Records.

“Cu ‘e mmane mmane” è disponibile su tutte le piattaforme digitali dal  20/12/2024

Spotify

Instagram 

https://www.instagram.com/flemma.fm/
https://www.instagram.com/rivaldancer
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“Noi che viviamo in un mondo perfetto” è il nuovo album di Caspio

Venerdì 6 dicembre 2024 esce il primo album di CASPIONOI CHE VIVIAMO IN UN MONDO PERFETTO (Believe Music Italia). Nell’album CASPIO racconta del mondo in cui viviamo, un mondo che ci chiede costantemente di essere perfetti, di superare costantemente noi stessi e gli altri, un mondo per il quale non siamo mai abbastanza bravi, forti, performanti. Per questo MONDO PERFETTO abbiamo rinunciato a noi stessi, alla nostra libertà, al nostro tempo, sulla base di una promessa non mantenuta: quella di un futuro migliore. E ora eccoci qui, intrappolati in dinamiche da cui non riusciamo più a liberarci e che sopportiamo per farci accettare dagli altri, per appartenere a qualcosa, per farci voler bene. Qual è la via d’uscita a tutto questo? Fare un passo indietro e arrenderci? Secondo CASPIO vale la pena farsi queste domande ma, soprattutto, guardare dentro questo MONDO PERFETTO, con una dose di cinismo, per ritrovare noi stessi.


NOI CHE VIVIAMO IN UN MONDO PERFETTO è un album dalle sonorità marcatamente anni ‘90 (Smashing Pumpkins, Nirvana, Pixies, Radiohead) in una forma nuova, originale e attuale. La focus track COME DOVEVA ANDARE in particolare è un brano millennial, generazionale. Parte da un’idea, quella inculcata dai film americani, secondo cui tutto è possibile: l’agiatezza, il riscatto, la realizzazione dei propri sogni, la felicità. E arriva, invece ad una sorta di pacata rassegnazione, tipica della mia generazione, che ha sì imparato a fare tutto, ma che fondamentalmente ha ottenuto poco o niente. COME DOVEVA ANDARE è il manifesto di chi ha chinato il capo ma sotto sotto sente ancora bruciare qualcosa.


SCOPRI IL DISCO: 
https://open.spotify.com/intl-it/album/47igouIqfPdXEp6QmDhLoP?si=RtvOCcoLSD6D4adL9d3D8g

 

TRACKLIST
01.CINICO
02.NORMALI
03.COME DOVEVA ANDARE
04.ARRENDERSI
05.IMPROVVISAMENTE
06.PER FARSI VOLER BENE
07.QUESTA SERA
08.VALE LA PENA?
09.NON DIRLO A NESSUNO
10.PRIMA DI IMPAZZIRE
 

Scritto e suonato quasi interamente da CASPIO
Prodotto da CASPIO e Alessandro Giorgiutti (Sesto) tra ottobre 2022 e aprile 2023
Mixing Alessandro Giorgiutti
Mastering Ricky “Lo Zio” Carioti

Lead guitar Enrico Muccin e Alessandro Giorgiutti
Mellotron Alessandro Giorgiutti
Violino Kristina Mlinar
Violino Teodora Kaličanin
Viola Ecem Eren
Violoncello Iryna Bobyreva
Cori Angelo Mallardoi

Foto Cover Artwork Pietro Bettini
Cover Artwork Giorgio Di Gregorio


BIO: 

La mia storia musicale inizia con l’adolescenza, quando ormai gli anni ‘90 stavano volgendo al termine. Ma gli anni ‘90, a quel punto, c’erano stati, eccome se c’erano stati! Così, legati un po’ al passato, io e la mia musica siamo perennemente fuori, non di tendenza. Proprio per tornare a quelle che considero le mie radici, oggi chiudo con l’elettronica e torno all’essenziale, al grunge, al rock, alla musica suonata davvero, talvolta distorta, talvolta pure imprecisa. Lo faccio nel tentativo di raccontare la mia generazione e per rivolgermi a quelle successive, per raccontare a tutti di quel futuro tanto promesso ma che non arriva mai, per raccontare un mondo tutt’altro che perfetto che, però, ti chiede di esserlo.
 

CASPIO è un cantautore atipico, se così si può definire. Vive a Trieste, città di confine. Confine fisico e culturale. Una terra di marinai e scrittori, una città isolata da tutto il resto dell’Italia in cui ci vai solo perché ci vuoi andare o perché ci passi per raggiungere altri luoghi lontani. 

Dopo aver smontato ogni tassello della sua musica per ricomporla in qualcosa di  nuovo, nell’ottobre del 2019 pubblica Giorni Vuoti, il racconto elettronico di una generazione che aspetta costantemente che qualcosa cambi, che spesso si dimentica di cosa vuole fare ed essere, di cosa può fare e di cosa può essere. La svolta nella sua musica arriva poi, nel 2021, con l’uscita per Le Siepi Dischi di fugit, il suo ultimo EP. In questa raccolta c’è il tempo al centro di tutto: un tempo che appartiene ad una generazione, un tempo per le decisioni, un tempo che scandisce il ritmo sonno-veglia, un tempo presente e futuro, un tempo che non c’è più perché ha lasciato al suo posto qualcosa di nuovo. Un EP che si muove tra il trip-hop dei Massive Attack e Portishead, l’elettronica e la cara vecchia amata dance anni ‘90. Nel 2022 partecipa a MUSICULTURA arrivando tra i finalisti con il brano domani! e subito dopo pubblica un ultimo brano elettronico, SOSPESI, in collaborazione con il cantautore milanese GODOT.. Da qui in poi, silenzio. Pensa di lasciare definitivamente la musica perché per molti sembra essere diventata ormai solamente un sottofondo. Stanco della tecnologia che lo aveva accompagnato negli ultimi anni del suo percorso musicale, ricomincia a suonare la batteria, il suo primo amore. Da lì qualcosa si riaccende. In pochissimi mesi scrive il suo primo album, NOI CHE VIVIAMO IN UN MONDO PERFETTO: ormai nulla è come prima, è finalmente tornato a casa e la musica che risuona tra le pareti è rock.