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Comunicato stampa

Domani esce il nuovo EP di Miele dal titolo “Una (1000Nessuna)”

É in uscita venerdì 17 novembre 2023 il nuovo disco di Miele, un nuovo capitolo dal titolo “UNA (1000Nessuna)“. Un EP multiforme, che si stratifica di generi ed influenze e risulta inevitabilmente autobiografico, un disco che nasce dall’urgenza di mettere ordine, ma che rivela che vita e ordine non possono andare d’accordo. Miele rivela e accetta così finalmente i suoi molti volti, in questo viaggio semplice e complesso allo stesso tempo, dove ogni singola canzone finisce per essere indispensabile per tutte altre

Nel processo che ha portato a questo disco, è stata la musica stessa a pretendere un costante alternarsi di suoni e silenzi, di respiri e poi di tuoni, di semina e di raccolta, così è Miele in queste canzoni, che chiedono pace e non sempre la ottengono, che provano a fare ordine senza riuscirci troppo spesso, finendo inevitabilmente per rivelare le tante sfumature che abitano dentro ogni essere umano. Canzoni che ci ricordano che alla fine anche la vita stessa è fatta di suoni e di silenzi, che a volte è normale sentirsi quasi niente, perché in fondo l’incoerenza è uno stato naturale del nostro viaggio, al quale nessuno può sottrarsi. 
 

Quante volte ti senti così distante da ciò che credevi di essere? 
Nel “non mi riconosco” ho trovato tante versioni di me che mi hanno sorpresa, a volte spaventata, altre incoraggiata.



 

Prodotto da Dwarf, mix e master di Ivan Antonio Rossi
Scritto e composto da MieleFrancesco Pietantozzi, Peppe Milia e Donato Emma

Svegliarmi” è stato co-scritto da Miele e Nava


Hanno partecipato alla realizzazione del disco: Donato Emma (drums), Peppe Milia (guitars),
Antonio Quinto Moscato (bass, synth bass), Sabrina Fiorella (backing vocals), Giuliano Lecis (Piano),
Raffaele Stefani (rec. voci), Matteo Strocchia Marco Servina (Visual/fotografia).
 

TRACKLIST

Fantasmi (intro)
Il senso di colpa
Speranza
Interminabile
Vergogna d’infanzia
Resistenza
Violenza 
Svegliami (ft. NAVA)
Balla con me


BIO:

Sono le radici e il movimento, controsenso e al tempo stesso legame, 
a far da collante tra tradizione e innovazione, 
sonorità vintage ed elettronica, musica d’autore e musica “leggera”. 
La contraddizione è l’elemento chiave presente nella musica della cantautrice.

 

Siciliana di nascita, Milanese d’adozione.

Nel 2016 partecipa al Festival di Sanremo tra le nuove proposte con il brano “Mentre ti parlo”, singolo estratto dall’EP d’esordio “Occhi” e nello stesso anno si esibisce al concerto del Primo Maggio in Piazza San Giovanni a Roma con il singolo “Questa strada”.

Nell’estate del 2016 suona nelle principali piazze d’Italia con il suo “Occhi Tour” e apre inoltre il concerto di Francesco De Gregori presso il Teatro Antico di Taormina e quello di Alvaro Soler in occasione del “Cous Cous Fest” di San Vito Lo Capo (TP)

Nel 2016 riceve il Premio M.E.I. come miglior giovane di Sanremo 2016.

Nel 2020 viene decretata vincitrice della XXXI edizione di Musicultura e si aggiudica il premio come “miglior testo” con il brano “Il senso di colpa”. Ha da poco completato la produzione del nuovo album “UNA (1000Nessuna)” in uscita venerdì 17 novembre.

https://www.instagram.com/miele.ig/

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Indie Intervista Pop

I M.A.T. più che un trio sono la strada che porta a casa

Ci sono progetti che nascono per caso, e poi si ritrovano a crescere senza nemmeno rendersene conto: idee che salgono su dalla terra umida della periferia per distendere i rami fino al cielo, e se possibile anche più in là; ci sono canzoni che s’incollano al cuore dopo il primo ascolto, lasciando in bocca il retrogusto amarostico della dipendenza quando il brano finisce e tu sei costretto a premere play ancora una volta: è il caso, questo, di “Miele”, il primo EP dei M.A.T., trio eclettico bolognese (ma con radici sparse un po’ ovunque) che ha deciso di battezzare il proprio esordio in piena estate, quando la musica va in vacanza ma i cuori continuano ad essere bisognosi di nuove melodie da cantare.

MAT, piacere di conoscervi! Non abbiamo mai avuto l’occasione di intervistarvi sulle nostre piattaforme, quindi vi chiediamo di presentarvi ai nostri lettori! Chi sono i MAT, cosa suonano e da dove vengono?

I MAT nascono a Bologna circa due anni fa dall’incontro musicale tra Thony, desideroso di produrre alcuni testi che aveva messo da parte negli anni ed Axel, che cominciava pian piano a muovere i suoi passi nella scena musicale bolognese dopo essersi trasferito in città da Napoli. Dopo alcuni esperimenti (non troppo azzeccati in realtà) il trio viene completato da Marco, il quale propose ai due proprio un prototipo di testo che diventerà 6/06, il nostro primo singolo. Ci piace immaginarci come un collettivo di idee più che una band in senso stretto, dove ognuno porta le sue influenze e si cerca di tradurle in musica. 

Come nasce il progetto? Sembrate essere amici molto affiatati, oltre che “compagni di musica”!

La storia in realtà parte in un contesto relativamente lontano dalla musica: il calcio.

Infatti noi tre siamo stati per diverso tempo compagni di squadra in un team di calcio a 7 bolognese, ed è lì che è cresciuta poi la nostra amicizia profonda prima ancora che stima reciproca dal punto di vista musicale. 

Un fatto interessante risale proprio al primo anno in cui ci siamo conosciuti: Axel, trasferitosi da poco in città, conosceva ben poco della vita notturna di Bologna e caso volle che su suggerimento di Marco si dovesse andare ad una serata al Locomotiv (locale monumento della musica a Bologna) ed indovinate con chi? Thony, che entrambi conoscevano pochissimo, e dove? Al this is INDIE. Se non era scritto…

Una breve serie di singoli prima della pubblicazione di “Miele”, un EP che mescola carnalità e poesia con il giusto dosaggio degli elementi. Perché avete scelto proprio “Miele” come titolo del disco?

Miele è un titolo figlio di un brano che si trova all’interno dell’EP che ci sembrava il riassunto perfetto di come vogliamo che la nostra musica vi faccia sentire (che è esattamente come ci sentiamo noi, in primis). Miele rappresenta qualcosa di dolce a primo impatto ma allo stesso tempo viscoso, come a volte i rapporti possono essere, in cui è facile perdersi.

Il miele è dolce, ma costa dolore ottenerlo.

Nel vostro disco, emergono influenze varie che sembrano voler sposare insieme la ricerca aurorale da una parte e sonorità grunge e garage dall’altra: come avete lavorato al disco, e quali sono stati i riferimenti principali della vostra ricerca?

Il sound del disco è il risultato dello sforzo collettivo di tradurre in un unico prodotto quelle che sono influenze molto diverse tra loro (basti pensare che Marco vive di rap, Thony ascolta cassa diritta anche alle 7 del mattino sorseggiando un cappuccino ed Axel se ne sta a piangere giorni interi con Lana del Rey in sottofondo). Un catalizzatore fondamentale l’abbiamo ritrovato in Altrove, al secolo Marco Barbieri, che ha capito ed aiutato musicalmente a capitalizzare delle idee in una visione comune e concreta. Insomma il collante perfetto, e lo ringraziamo per questo. I riferimenti principali provengono da colui che scrive le parti musicali dei brani, Axel, e si ritrovano in band come The Cure, The libertines, la stessa Lana Del Rey e Kevin Parker dei Tame Impala oltre che The Neighbourhood, band comune a tutti e tre. 

Parlateci un po’ delle canzoni: esiste, a vostro parere, un filo rosso che collega tra loro le varie produzioni?

Il filo rosso speriamo sia evidente all’ascolto, poiché tutti i brani sono strettamente legati alle nostre vite ed esperienze dell’ultimo anno e mezzo. Esperienze che spesso ci siamo trovati a vivere insieme, uniti da un rapporto intimo e profondo d’amicizia. Tutti i brani portano con loro immagini chiare di avvenimenti veri, quasi assolutamente non romanzati e speriamo di riuscire a comunicarli tutti con onestà. 

Non poteva che essere, quindi, un diario a cuore aperto di vita vera, comune. 

E invece, un brano al quale vi sentite più legati rispetto agli altri?

Risponderemo con tre brani per tre persone. Axel sicuramente è più legato a BDSM, Thony a Fra le tue gambe e Marco a Miele. 

Avete in previsione qualcosa per quest’estate? Presenterete il disco in live?

Magari! Per ora non abbiamo in programma nessun live, ma quando lo faremo, sarà rumoroso ed una grande festa itinerante.