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Comunicato stampa Post-Punk

Le Risorse Umane e il languore dell’anima

“Desistere” è il nuovo singolo delle Risorse Umane, uscito martedì 14 gennaio 2025 via Notturno Dischi. La presenza del sax addolcisce le classiche atmosfere tenebrose della band, ma la narrazione del routinario rimane sommersa da una foschia decadente.

Foto: Simone Zappacosta

Queste le parole con le quali il trio presenta la traccia:
«Ho pena delle stelle
che brillano da tanto tempo,
da tanto tempo…
Ho pena delle stelle.
Non ci sarà una stanchezza
delle cose,
di tutte le cose,
come delle gambe o di un braccio?
Una stanchezza di esistere […]»

Puoi ascoltare il brano qui:

BIO
“Ci duole rimarcare come la posizione di responsabile del Dipartimento F4 sia vacante da qualche mese.
Durante la conseguente autogestione, le Risorse Umane del suddetto dipartimento hanno di fatto prevaricato i ruoli a loro assegnati contravvenendo alle linee guida aziendali e formando un trio PP/NW.
L’azienda sta attualmente prendendo provvedimenti.”

Le Risorse Umane sono una band post punk / new wave nata sulla direttrice che divide le due grandi metropoli italiane di Milano ed Ancona.
Al momento in numero di tre, i membri del gruppo si sono incontrati all’inizio degli anni 20 seguendo certe rotte in diagonale.
80, 90, 00 sono le decadi di riferimento da cui le risorse attingono a piene mani per creare il loro immaginario sonoro.

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Fonte: Costello’s Agency

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Comunicato stampa

“Lagom” è l’album che segna il ritorno del progetto Metcalfa

Torna il progetto di Metcalfa, alter ego musicale del batterista e compositore Metello Bonanno, con un nuovo album disponibile da venerdì 22 gennaio 2025 su tutte le piattaforme digitali. Un nuovo e importante capitolo che si aggiunge all’autobiografia musicale di Metello: un disco che fugge dalle etichette di genere e si stratifica di influenze, si immerge nell’elettronica, nel jazz e nelle potenzialità dello strumento della batteria.

Il tutto parte dal termine “lagom“, questo il titolo del disco, una parola svedese che significa  “quanto basta”, così racconta Metcalfa: “Negli anni il seme di questa parola è rimasto dentro di me e ha fatto crescere l’idea di questo disco. La giusta commistione tra jazz ed elettronica, la giusta dose di ritmo e melodia, un equilibrio armonico. Questo album vuole essere come certo di essere io ogni giorno: calmo dentro, forte fuori”

 

RELEASE PARTY
26 gennaio 2025 – Milano @ Biko

(ingresso riservato ai soci ARCI)


SCOPRI IL DISCO: 
https://show.co/aErzfJ7





Voci:
– Johanna Noa
– ⁠Ethan

Hanno suonato:
– Scighera
– ⁠Federico Scali
– ⁠Bruno Perretti
– ⁠Nicholas Lecchi
– ⁠Matteo Vertua

 

BIO:
 

Metcalfa nasce come un progetto esplorativo, prende forma dalla necessità di imboccare un sentiero ancora inesplorato. Il seme di tutto ciò nasce dalla volontà di unire l’universo ritmico e rituale della batteria con quello melodico e armonico del pianoforte; per poi unire il jazz all’elettronica. Quelle che ascoltate non sono solo canzoni: sono emozioni, stati d’animo, sogni notturni e un risveglio costante.

https://www.instagram.com/metello_metcalfa/

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“Punti che si uniscono” è il nuovo album di Bastiano

Disponibile da lunedì 20 gennaio 2025 su tutte le piattaforme digitali il nuovo album, il primo full length, di Bastiano, alter ego musicale di Luca Bastianello. Un importante capitolo che valorizza ciò che viene catalogato come difetto, lo stesso che ci rende unici in un mondo dove si rincorre la perfezione.

Questa è la prima riflessione nata dalla copertina che rappresenta il nuovo disco di Bastiano “Punti che si uniscono”, una metafora che ci porta a cambiare direzione in base alle scelte che prendiamo. Raccoglie in sé un invito al dialogo, per avvicinarsi con garbo laddove c’è motivo di confronto. Il titolo prende spunto da una manciata di parole presenti in uno degli otto brani racchiusi nell’album. La scelta è dettata dalla necessità di lasciare da parte ogni forma di ripensamento per evitare che quel sassolino nella scarpa diventi pietra.

E così il cantautore Bastiano, rifiutando l’esigenza di essere contenuto in un genere, etichetta o algoritmo, ci regala un nuovo frammento della sua autobiografia musicale.

SCOPRI IL BRANO: 
https://open.spotify.com/intl-it/album/7K1iRT8amjpSz04Aw3KZrv?si=DjBPcOo1R2mTMkzFPj5Pbw

TRACKLIST

1. Stampalia
2. Il monologo
3. Dimmi cos’è
4. Siamo di passaggio
5. Luogo comune
6. Falangi
7. Panda
8. Umane deviazioni

CREDITS

Autori: Luca Bastianello, Alberto De Rossi
Compositore: Luca Bastianello
Produttore artistico: Alberto De Rossi
Batteria: Alessandro Lupatin
Fotografia: Luca Condorelli





BIO:

Bastiano è il nome del progetto con cui Luca Bastianello si lascia alle spalle un lungo percorso da bassista per calarsi nelle vesti di cantautore. Dopo aver pubblicato il primo EP dal titolo “Stesi sull’asfalto” ora è la volta di un nuovo album “Punti che si uniscono”.

Le mie canzoni parlano di umane deviazioni, luoghi di distrazione. Racconto storie vere, a volte prese in prestito altre viste da vicino. Ho sempre trovato interesse nello scrivere, come se aiutasse il mio spirito ad evolversi. Cerco di fermare ciò che vedo per far sì che la mente non possa cancellare. Suono la chitarra perché mi tiene compagnia, faccio musica perché è l’unica cosa in cui trovo rifugio.”

https://linktr.ee/Bastiano
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“Ricordati di vivere” è il nuovo disco di PopForZombie

“Ricordati di vivere” è il terzo lavoro discografico della band alternative folk dei PopForZombie. 

Prodotto da Flavio Ferri. Dodici nuove canzoni con ospiti illustri come Tommaso Cerasuolo dei Perturbazione, Andrea Chimenti, Deidda, e Talèa che hanno proprio reinterpretato le canzoni originali della band. Il tutto raccolto in un CD fisico in uscita il 20 dicembre 2024 su etichetta Vrec Music Label, Audioglobe distribuzione.  

“Ricordati di vivere” è il terzo album della band torinese che propone un folk pop intimo ed acustico con alcune incursioni nell’indie rock, impreziosito da testi di stampo cantautoriale. E’ un cantautorato tipico quello dei PopForZombie, che comunque poggia su melodie orecchiabili e accessibili scandagliando le sensazioni di più generazioni auspicabilmente in continuo dialogo tra loro.

I PopForZombie scelgono la strada di non mostrarsi fisicamente in tutta la comunicazione del disco  (artwork, video, social) lasciando interpretare il materiale a disegni originali rappresentanti animali  stilizzati che nell’arco delle varie pubblicazioni sveleranno la loro identità. Tutti i singoli, infatti sono  accompagnati dal relativo videoclip in animazione. Sul canale Youtube dell’etichetta sono già  disponibili i brani “Lo sai”, “Fallo bene” e “Prometeo” “Padre”. Sia la stesura dei brani che gli  adattamenti grafici sono a cura del compositore e chitarrista della band Michele Battaggia Bozzi  insieme ai fedeli Paolo Passera “Poli” alla voce, Davide Costa al basso e Roberto Zaffaroni alla  batteria. Nati nel 2016 dalle ceneri dei Subà e Moivo, pubblicano nel 2017 il loro primo album  omonimo, “popforzombie”, prodotto da Rudy Di Monte. Nel 2019 avviano una collaborazione con  Max Casacci (Subsonica), che produce quattro brani per l’EP del 2020. Durante il lockdown, la band  lavora all’album “Cose piccole” (2021), caratterizzato da un sound più acustico e cantautorale. Nel  disco partecipano artisti come Tommaso Cerasuolo (Perturbazione), Andrea Chimenti e Flavio Ferri  (Delta V). I singoli principali sono “Canzone sciocca”, “400 P.P.M.”, “Canzone inutile” e  “Reitia”.Durante il tour di promozione, aprono i concerti di Andrea Chimenti a Milano e Willie Peyote  al Pistoia Blues 2022. 

Tracklist: 1 Che ne pensi; 02 Lo sai; 03 Prometeo; 04 Meglio di così; 05 Rifugio; 06 Padre (feat. Tommaso Cerasuolo dei Perturbazione); 07 Ciò che è importante; 08 Hai ragione ma ti sbagli; 09 Chagall; 10 Fallo bene; 11 Discesa; 12  Ricordati di vivere; 13 Chagall (alt vers. Deidda + Danilo Pala); 14. Meglio di così (alt. version Talèa); 15. Discesa  (alt.vers. Andrea Chimenti), 16. Ricordati di vivere (alt. vers. Roberto tiranti); 17. Padre (vers. PopForZombie). 

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Comunicato stampa Post-Punk

L’EP dei VIZIOSA è una furia

“Mandic” è il nuovo EP dei VIZIOSA, uscito martedì 14 gennaio 2025. Un distillato del post punk furente e intransigente del duo eporediese, 5 elegie corrosive che raccontano storie di emarginati sociali.

Foto: Ivan Cazzola

Queste le parole con le quali la band presenta il disco:
«”MANDIC”
(sostantivo piemontese)
Si riferisce a figura sociale di persona comunemente considerata naïf e improntata a un ottimismo non agganciato alla realtà. Per tale motivo viene spesso emarginata e derisa.»

Puoi ascoltare l’EP qui:

BIO
VIZIOSA è l’incontro malato fra generazioni punk differenti, quella del ‘77 e quella del post punk più attuale.
Le canzoni raccontano in modo crudo di persone messe ai margini dalla società, maltrattate e offese, ma anche di amore e di speranza, il tutto condito da un sound acido, potente e tumultuoso. VIZIOSA mette a nudo la parte più intima e schifosa di ognuno di noi, quella che tutti cerchiamo di nascondere dentro noi stessi.

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Fonte: Costello’s Agency

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Comunicato stampa

“Ragazza polvere” è il nuovo singolo di WUT

Disponibile da venerdì 17 gennaio 2025, il brano di WUT che completa un ciclo iniziato a settembre e chiude il cerchio della storia di tre ragazze immerse nella superficialità della società moderna. “ragazza polvere”, questo il titolo del pezzo,  è l’ultimo capitolo di questa triade, forse il più astratto, dove si può trovare la narrazione di una vita di una ragazza che semplicemente coglie e sfrutta a suo modo un mondo che non le appartiene ma in cui si ritrova. Scaltrezza e furbizia che però portano anche a consumarsi e ad aver bisogno di ritrovarsi nella propria solitudine, senza scendere a compromessi con nessuno.

Ed eccola qui, la “ragazza polvere” che si muove agile tra i dogmi della società, senza mai farsi cambiare, che splende solo per sé stessa, che si auto-consuma.

Va bene così.

SCOPRI IL BRANO: 
https://open.spotify.com/intl-it/album/3x8HO34uvyh5oRboPoiqcz?si=xqis2_heSEW42X0QevljQQ



BIO:

WUT nasce da un’idea di provincia, da un bisogno di evasione e di narrazione dei moti di questi tempi moderni. Figlio del post-punk, dell’alternative e della musica elettronica, l’obbiettivo di questo progetto musicale solista è quello di mescolare onde sonore ad un agglomerato di parole che portino l’ascoltatore dentro sé stesso, che facciano vivere situazioni che spesso si vogliono evitare. La parte testuale all’interno di WUT è fondamentale e molto spesso è proprio da lì che nasce il prodotto finito di canzone. Musica mossa dal cinismo del cemento, dalla purezza della natura, dalla freddezza dei sintetizzatori e dal calore delle chitarre elettriche.
 

FB https://www.facebook.com/WUTmusica 
IG https://www.instagram.com/wutmusica/

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Comunicato stampa Elettronica

“IN:titolo” è l’estroso album d’esordio di Giulia Impache

“IN:titolo” è il nuovo LP di Giulia Impache, uscito venerdì 17 gennaio 2025 via Costello’s Records. Se si dovesse stilare una classifica dei dischi più originali dell’anno appena iniziato questo allucinante debutto che mescola ingegnosamente elettronica, madrigali e glitch-pop sarebbe al primo posto, ma è molto probabile che mantenga una posizione ragguardevole anche tra 11 mesi. Una penna dallo stile unico, una voce celestiale. Giulia è la fantasia al potere.

Foto: Stefano Mattea

Queste le parole con le quali l’artista presenta il disco:
«Ho scelto questa foto scattata qualche tempo fa dalla fotografa emergente Luce Berta per vari motivi, tra cui la delicatezza di questa fotografia e l’armonia delle onde create dal velo che mi avvolge. Trovo che rendano il tutto più etereo. Io e Luce abbiamo iniziato questo percorso insieme, le ho affidato l’immagine del mio progetto fin dall’inizio. Lavorando insieme, spesso anche in simbiosi, la nostra produzione artistica si è lasciata contaminare dalle nostre rispettive ispirazioni. Penso non ci sia aspetto più prezioso nel condividere l’amicizia con un’artista. La fotografia di Luce è stata adattata da Cecilia Rolfo, graphic designer torinese per la realizzazione finale della Cover del disco. Il volto in copertina si mostra al pubblico coperto da un abito velato, il mio filtro con la realtà, il velo che mi consente di esserci con delicatezza e lasciare spazio alla mia musica. Dove mi trovo? Da dove vengo? Mi hanno appena depositato dallo spazio o mi ci stanno portando?
In:titolo dai primi ascolti ti avvolge in un’atmosfera elettro-cosmica, con i suoi suoni sperimentali che si intrecciano insieme a melodie influenzate  dall’ascolto di musica antica intersecata alla line pop e alle sonorità elettroniche. E io, un po’ aliena in questo universo, mi avvalgo dei suoni per comunicare nel modo più terrestre possibile.
“Vorrei che i testi delle canzoni che compongono il disco facciano fluttuare con semplicità chi ascolta in delle suggestioni in cui rivedersi”
Per questo i brani hanno dei testi volutamente sospesi, come quelle storie dal finale aperto che lasciano all’immaginazione delle persone la possibilità di crearselo da sé. Con le parole creo delle immagini che permettono di avvicinarsi al mio mondo e alla mia musica.
Da sempre sono affascinata dal mondo della fantascienza, mischiato agli anime giapponesi e alla passione per l’epoca medievale e la musica antica. Tutto questo si può ritrovare  nel disco “In:titolo”.
Perché ho scelto questo nome? Mi sono chiesta: “come lo intitolo? In:titolo!”
Alla fine come si fa a racchiudere un percorso, che dura da anni, di scoperta, studio e sacrifici per la musica in un’unica parola?
“In:titolo” è un modo per esorcizzare il fatto che tutto debba essere sempre preso troppo sul serio. Sono una persona ironica e mi piaceva giocare anche con il mondo dell’arte contemporanea, in cui le opere sono spesso prive di titolo.»

Puoi ascoltare l’album qui:

BIO
Giulia Impache è una cantante e compositrice italiana. Il suo suono e la sua ricerca musicale esplorano la voce in relazione al corpo su un piano tecnico ed emotivo. Si tiene lontana da etichette e generi, cercando di mantenere la sua natura ibrida, data dalla miscela di influenze che vanno dalla musica antica al folk e dall’ambient all’elettronica “spaziale”. Aperta all’ascolto, è stata in grado di plasmare una miscela stilistica e sonora che coinvolge la voce come strumento per creare suoni avvolgenti, eterei e oscuri.
La sua ricerca mira anche a rompere il legame canonico con le parole. Sperimentando con le sonorità, si trova a parlare nuovi linguaggi basati sulla connotazione, sul fonema libero da qualsiasi legame concettuale predefinito, lo stesso impasto emotivo ed evocativo che un suono può portare.

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Fonte: Costello’s Records

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Comunicato stampa

“Due Gocce di Chanel” per tuffarsi nel pop punk con i Drum N’ Jack feat. Eleonora Lari

Drum N’ Jack aprono le danze dell’anno nuovo con “Due Gocce di Chanel”,disponibile su tutti i digital store dal 10 gennaio. Un brano che mantiene la grinta e il sound punk rock tipico della band mentre ci racconta la storia di un amore infedele

Non il solito brano arrabbiato o deluso, bensì il punto di vista lucido di una coppia aperta, consapevole dei problemi e dei tradimenti reciproci, che nonostante tutto preferisce rimanere unita nella propria comfort zone.

“Hai lasciato la camicia sporca

Di rossetto non delle mie labbra

Me ne accorgerò

Ma sorvolerò”

In “Due Gocce di Chanel” i Drum N’ Jack si affiancano ad una voce femminile: Eleonora Lari. Lei e lui si alternano mentre ci raccontano desideri nascosti, sentimenti mai esplicitati. Ritmi pop punk anni 2000 che abbracciano la modernità e si piazzano benissimo nel panorama alternative di oggi. I Drum N’ Jack presentano una storia di peccati sessuali dalle sfumature noir, con sensualità ed energia pura. Viene voglia di saltare, ballare e scatenarsi mentre si dimenticano i propri problemi.

Di canzoni sul tradimento ce ne sono tante, ma con “Due gocce di Chanel” volevamo fare qualcosa di diverso: raccontare non uno ma due tradimenti, reciproci e paralleli, dei quali i partner sono a conoscenza ma che in fondo tollerano o fanno finta di non vedere, forse per indifferenza, forse per convenienza, o magari perché entrambi sanno di essere colpevoli“, così i Drum N’ Jack descrivono il proprio brano.

ASCOLTA SU SPOTIFY: https://open.spotify.com/intl-it/album/5J8oLX9DeKw8JFgzEl899y

https://www.instagram.com/drumnjack
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https://www.youtube.com/@drumnjack

Biografia Drum N’ Jack

Drum N’ Jack sono una band pop-punk lucchese che affonda le proprie radici nell’amicizia fraterna tra Riccardo (Drum) e Giacomo (Jack). Formatisi nel 2022 e affiancati dal produttore, chitarrista e amico di vecchia data Simone Ferroni, la band rilascia in pochi mesi i primi singoli tra i quali spicca “Ricominciamo da noi”, brano simbolo della loro rinascita.

A settembre 2023 esce “Millennials”, un esplosivo e nostalgico tributo alla loro generazione, mentre in autunno è il turno della ballata folk-rock “Sembra Impossibile”, inedito con il quale i ragazzi lucchesi raggiungono la finale di Sanremo Rock & Trend 2023 al teatro Ariston. 

Il 2024 si apre con “Lisa”, brano che racconta la storia di una giovane donna cresciuta in fretta tra molte difficoltà e che, come una fenice, rinasce dalle proprie ceneri. Nel frattempo, alla band si unisce ufficialmente anche Armando Marchetti al basso, già comunque parte del progetto in veste di graphic designer, videomaker e coautore di alcuni brani.

A maggio i Drum N’ Jack sono stati ospiti di Rai Radio 2 nella trasmissione “Sogni di Gloria”, mentre in agosto hanno aperto il concerto degli Alkaline Trio al Bay Fest a Rimini. 

A settembre 2024 è uscito l’ultimo singolo “Fai di me ciò che ti pare”, brano pop-punk dalle influenze elettroniche che, attraverso riferimenti alla cultura pop e accompagnato da un video-gioco con grafica in stile cabinato arcade anni ‘80/‘90, racconta una storia d’amore destinata al game over.

Il 10 gennaio 2025 esce il nuovo singolo “Due gocce di Chanel” feat. Eleonora Lari.

Biografia Eleonora Lari:

Eleonora Lari, cantante, insegnante di canto e fondatrice della scuola “Musikey Academy”, comincia a muovere i primi passi nel mondo della musica a soli 9 anni. Una passione che cresce e prosegue da protagonista nei principali locali, fino ad arrivare ad esibirsi sui più grandi palchi italiani.

Finalista del “FESTIVAL DI CASTROCARO” (Rai 1), è stata a “MEZZOGIORNO IN FAMIGLIA” (Rai 2) ed ha cantato nel pre spettacolo della “PARTITA DEL CUORE” (Rai 1).

Ha preso parte al “RADIOBRUNO TOUR” insieme a grandi protagonisti della musica come Enrico Ruggeri, Gianni Morandi e Gigi d’Alessio ed è stata speaker radiofonica per la stessa “RADIOBRUNO”.

Si è esibita al “FESTIVAL DI NAPOLI”, ha partecipato al “SEVENSTARS TOUR” (spettacolo del grande coreografo Marco Garofalo) ed ha cantato presso i più famosi clubs italiani e internazionali con il tour “VIDA LOCA”.

Ha fatto parte del cast del talent show “THE COACH – LEADER DI GRANDI TALENTI” in onda sul canale nazionale 7 gold, ricoprendo prima il ruolo di vocal coach e in seguito quello di opinionista.

È stata inoltre per ben due volte nel 2024 ospite al programma di Rai 2 ideato da Fiorello“E VIVA IL VIDEOBOX”.

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“Quando Nevica (Superdisco Mix)”, il nuovo remix dei Gate66

Fuori dal 9 gennaio “Quando Nevica (Superdisco Mix)”, il nuovo remix dei Gate66. Gennaio gattaio, si dice in quanto è il periodo in cui i gatti iniziano ad accoppiarsi e a fare casino la notte. Ed i Gate 66, prolifici come una gatta selvatica nel cuore dell’inverno, ci sfornano un nuovo SUPERDISCO MIX di Quando nevica, loro ultima uscita del novembre 2024. 

Il nuovo remix dona al testo uno stile completamente nuovo molto più elettronico, molto dance e ballabile ma non perde la sua verve romantica. Il brano è una dedica d’amore che vuole lasciar andare via i pensieri negativi, spazio solo alla leggerezza

La nuova versione del 2025 è caratterizzata da un groove di reminescenze disco che lambivano i primi anni 80 quando la Disco stava lentamente evolvendo in Dance. I Gate 66 hanno rimaneggiato la struttura realizzando un mix ultra veloce con un arrangiamento totalmente diverso, caratterizzato da un robusto giro di basso e riff di effetti vocali, con un blend generale che riporta a un po’ alla french house fine ’90. 

La produzione è stata totalmente curata dai Gate 66, mentre il mix del brano è stato realizzato da Luca Cordero allo Studio Andromeda (TO)

Segui le avventure dei nostri due produttori “diversamente probabili” e lasciati trasportare nel futuro dal suono del passato.

ASCOLTA SU SPOTIFY: https://open.spotify.com/intl-it/track/5OT3hgrZWS8ZirOuJAsZxu?si=24f8a5928b3a4abd 

https://www.youtube.com/@GATE66Music

https://open.spotify.com/intl-it/artist/5UeNAAQKTE4oLXRX9hzUGFhttps://www.tiktok.com/@gate.66

https://www.instagram.com/gate66music/

Biografia

GATE66 sono Bruno J e L’uomo Stokastico. Due “allegri e spensierati” produttori musicali e viaggiatori spazio temporali.

Provenienti dal 2096, hanno deciso di tagliare la corda della loro epoca e tornare nel passato, nei nostri anni 20. La meta originaria sarebbero stati i mitici anni ’80, periodo storico su cui erano più preparati, ma il destino li ha portati nella nostra epoca.

Le loro avventure e le loro esperienze sono diventate storie in musica. Storie di come, dopo una rocambolesca fuga da future prigioni marziane, finita la benzina spazio temporale, si siano ritrovati bloccati qui ed ora con una gran voglia di synth pop un po’ retrò. 

L’avventura dei Gate66 è partita il 27 ottobre 2023 con il brano “La tecnica del doppio” e prosegue nel 2024 con il singolo “Il Battello” e “747”.

A settembre dello stesso anno pubblica il singolo “Al mattino” e successivamente il brano “Quando Nevica”. Il 2025 si apre con il remix di “Quando nevica”.

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“Fvck Darwin” è il nuovo singolo di ferrylife feat. Ilaria

Fvck Darwin” (etichetta La Rue Music) è il nuovo singolo di ferrylife, con il featuring di Ilaria. Un irriverente sberleffo al padre della teoria dell’evoluzione, che però è anche un inno per gli ultimi, gli emarginati, i diversi e i non allineati.

ferrylife continua a percorrere una strada del tutto personale, in cui niente è prevedibile ma tutto è come sembra. E tutto sembra molto strano. 

Con l’aiuto dell’amica e cantante Ilaria, la produzione di Lillo Morreale e le foto di Odeon Davisferrylife offre un convincente seguito a “Lost my Weed in the Wood”, il singolo precedente, che ha acceso più di un riflettore sulla sua poetica peculiare, tra hyperpop, folktronica e mille altre suggestioni. 

Ci spiega tutto ferrylife:

“È da quando ho intrapreso la mia carriera di musicista che mi sento ripetere che un artista deve essere onesto. “Le persone devono sentire quello che hai dentro, è inutile che fai le cose per piacere alla gente, si accorgeranno che non è genuino”. Tutto molto giusto, ma cosa fai se quello che hai dentro è brutto? 

Fin da adolescente, ho dovuto lottare con nemici invisibili: un severo disturbo bipolare, dipendenze, attacchi di panico. Nemici che si mangiano l’interno, ma che ti regalano il privilegio di rimanere nascosti. Per questo, agli occhi degli altri ho vissuto una vita normale, allegra e spensierata, mentre quello che accadeva nella testa rimaneva relegato a un angolo segreto dove nessuno eccetto me poteva avventurarsi.

Ho scritto molte canzoni, ho tentato diverse strade e indossato molte pelli diverse. Poi ho dovuto chiedermi: perché non funziona? E non funzionava perché non stavo dicendo la verità. E non dicevo la verità perché mi faceva paura. 

“Ferrylife” è una maschera, un personaggio creato per darmi la forza di espormi sulle tematiche che mi stanno a cuore e per superare la paura del giudizio. Come ci insegna l’arte drag, una delle mie più grandi ispirazioni, a volte devi indossare una maschera per sentirti veramente libero. 

Da qui l’origine di “TRIGGERWARNING”, il disco a cui ho lavorato nell’ultimo anno e mezzo e che uscirà in primavera. Dieci tracce dalla scrittura cinica e irriverente che raccontano le contraddizioni e le difficoltà di chi vive la vita ai margini di una società che difficilmente include le diversità”. 

A proposito di “Fvck Darwin”:

“Ho sempre sentito di essere diverso. Non in senso buono, però. Io sono peggio.

Tutti attorno a me fanno qualcosa di importante. Chi studia, chi si laurea, chi si sposa, chi compra casa. E io? Dormo fino a mezzogiorno, fumo prima di pranzo, spendo tutti i miei risparmi in deliziosi baggy pants sponsorizzati nelle storie Instagram e guardo reality show fino alle 4 del mattino.

Nella sua teoria evoluzionista, Charles Darwin sostiene che gli organismi che meglio si adattano al loro ambiente sono coloro che hanno più possibilità di sopravvivere e di riprodursi.

Be’, che dire. Se tutto si basa sull’adattamento, sono un perdente. In una società che ti valuta sulla base dei tuoi titoli di studio, dei tuoi guadagni e dei tuoi successi romantici, qual è lo scopo di un fattone bipolare che non ama lavorare e che non riesce nemmeno a lavarsi i denti senza piangere?

Poi, un giorno, sono andato a cena con un amico (ovviamente a sue spese, visto che al tempo avevo 1,30 sul conto corrente) e lui mi diceva del suo lavoro d’ufficio con benefit e tasse e tutte queste parole aziendali di cui non conosco il reale significato. A quel punto ho cominciato a raccontare io, e non c’era niente di cui essere entusiasti. Mi aspettavo che la conversazione prendesse una piega triste, e invece ho notato una scintilla negli occhi del mio amico: era sollevato. Sollevato che qualcuno se la cavasse peggio di lui, sollevato di poter rincasare, quella notte, e addormentarsi dicendosi “non me la cavo poi così male”.

Fvck Darwin” è un inno per i perdenti, i disoccupati, i marginalizzati e in generale tutti coloro che fanno schifo al gioco della vita e finiscono per giocare secondo le loro regole. È la consapevolezza che anche se facciamo schifo, se dormiamo tutto il giorno e non siamo produttivi, abbiamo la nostra precisa funzione sociale, che sia far star meglio i mediocri o fornire ai genitori un cattivo esempio da additare ai propri figli.

Fvck Darwin” è un mix di folktronica, hyperpop e alternative pop; una chitarra malinconica che si evolve fino a diventare un grido di rabbia: “anche io ho importanza”. Il tutto fondendo il mondo acustico e sognante di Ilaria con il mio, elettronico e pieno di voci spettrali e inquietanti con quello acustico e sognante di Ilaria.

Cantautrice toscana in attivo dal 2014 grazie al talent XFactor, pubblica il suo primo disco in italiano SALA BLU nel 2023. Il mondo di Ilaria è ricco di atmosfere oniriche e suoni brillanti, che mischiano l’elettronica all’acustico per creare una cornice alle malinconiche melodie dell’artista.

Anche Ilaria si sente marginalizzata e una perdente in un mondo che ci vuole iper performanti e sempre in movimento.

Fuck Darwin” rivendica la forza e l’importanza dei perdenti e degli sfigati e lancia un messaggio per i vincenti: “rispettate coloro che sono peggio di voi, perché sono coloro che vi permettono di essere i migliori”.