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Indie Rap

INTERVISTA A GANOONA

Abbiamo fatto qualche domanda a Ganoona in occasione dell’uscita del suo nuovo singolo “Deserto“.

Cantante, rapper e songwriter italo messicano, con base a Milano. La sua musica unisce sonorità black, latin e hip-hop, accompagnata da testi intensi e originali. Ganoona, energico e coinvolgente dal vivo, partecipa a tutti gli aspetti del progetto.

Deserto” è il tuo ultimo brano, sarà disponibile online dal 19 novembre e in rotazione radiofonica a partire dal 20 novembre.
Questo è tra l’altro un brano scelto tra i primi 61 selezionati per San Remo giovani.
Come è nata questa canzone, cosa ha ispirato Deserto?

Ogni mia canzone è un’istantanea di un momento. Deserto parla di quel momento in cui realizziamo che le incomprensioni e i rancori con una persona amata sono diventati quasi qualcosa di fisico, appunto un deserto insormontabile. Deserto è la ballata di un amore al tramonto.


Le tue canzoni raccolgono diverse sonarità, quanto è influenzata la tua musica dalle tue origini italo messicane?

A volte molto a volte meno. Non c’è mai una ricetta con un dosaggio preciso, però sicuramente aver passato tanto tempo in Messico ed essermi nutrito di quella musica fin da bambino mi ha influenzato molto. A volte le influenze latine si manifestano nelle melodie, a volte nella ritmica o nel testo.

Come è nata la passione per la musica e a che età?

Se possibile c’è sempre stata. Mia madre quando era incinta di me cantava in un coro i Carmina Burana, e probabilmente già li dentro tenevo il tempo col piedino. Sono sempre stato appassionato anche della scrittura e della parola, quindi le due cose sono cresciute di pari passo. La prima canzone l’ho “registrata” su un registratore giocattolo in quarta elementare, dedicandola a un mio compagno di classe che cambiava città. Poi c’è stato uno stand-by negli anni dell’adolescenza, dovuto probabilmente a poca autostima, insomma le paranoie classiche degli adolescenti. Per ritornare alla musica ho dovuto passare dal teatro. Ho studiato e lavorato in quell’ambito per qualche anno, e mi è servito per capire chi ero veramente. 

Che genere di musica ti piace?

Penso che ogni genere musicale abbia roba valida, sarebbe superbo dire il contrario. I generi a cui sono più legato sono sicuramente il Rap, l’R n B, il cantautorato italiano e la musica latina tradizionale. Mi piace molto anche la musica elettronica nelle sue varie sfaccettature.  

C’è una critica che non vorresti mai ti fosse rivolta in quanto artista?

Direi di no, una critica dev’essere sempre accettata. Però c’è un aggettivo che mi accappona la pelle quando (per fortuna quasi mai) lo usano per descrivere la mia musica. Carino/a. Preferisco che tu trovi una mia canzone orribile piuttosto che carina. Carino è qualcosa di insipido, che ti scordi un minuto dopo averlo sentito, in una parola: mediocre. 


Tu spesso ti esibisci in eventi live, da musicista, come stai vivendo il lockdown?

E’ frustrante. Però credo che si possa sempre trovare del positivo nel negativo. Io per esempio sto occupando questo tempo senza live non a pensare alle date annullate ma cercando di mettere ancora più impegno nella produzione di nuova musica. 

Hai in programma nuovi progetti a breve?

Ho avuto dei mesi molto fertili a livello creativo. Ho un disco scritto, ci sto lavorando in studio e spero che nei primi mesi nel 2021 possa essere fuori, ma dipende anche dall’evoluzione della situazione e la possibilità o meno di portarlo dal vivo. 

Dove ti vedi o vorresti vedere da qui a un anno?

Sicuramente su molti palchi. Vorrei tra un anno essere soddisfatto del mio disco ed essere riuscito a portarlo a più persone possibile.

https://www.instagram.com/ganoona__